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Salerno, metal detector guasto: allarme sicurezza in Tribunale

SALERNO. Metal detector e nastro trasportatore per controllare le borse di avvocati, magistrati e cittadini fuori uso da un mese. Così, da trenta giorni, chi fa il proprio ingresso al Tribunale di Salerno, può entrare indisturbato con una pistola o qualsiasi tipo di arma.

Come rivela il quotidiano La Città, il tutto con l’indifferenza degli addetti al controllo, che non possono far altro che spiegare di avere l’attrezzatura guasta. Una vicenda che denuncia anche Antonio Galatro, sindacalista della Cisl Fp che da tempo si batte contro i disservizi della giustizia salernitana: «Come sindacato ormai non contiamo più le segnalazioni relative alle condizioni d’insicurezza degli uffici giudiziari di Salerno».

Secondo un nostro controllo il metal detector non funziona da di più di un mese e questo è davvero molto grave. Ma non si tratta dell’unico disservizio», ha detto l’esponente della Cisl Fp.

«La sede di via Papio, non è presidiata dalle forze dell’ordine. Da tempo continuiamo a ripetere che la situazione che si vive presso gli uffici giudiziari della città capoluogo è al limite», continua il sindacalista.

 «Non vogliamo essere disfattisti. Ma può accadere di tutto, anche che un malintenzionato possa accedere, ad esempio, armato di tutto punto negli uffici e fare una strage. Bisogna mettere in conto che la gente che affronta un processo, di qualsiasi tipo, è esasperata. Queste cose sembrano essere ignorate. Non parliamo poi di un eventuale pericolo legato al terrorismo, perché comunque va messo in conto questo aspetto.

Ormai su telegiornali e siti web queste notizie si sprecano. Tutto quello che è accaduto in passato cosa ci ha insegnato veramente? Non si può andare in un luogo di lavoro e pensare di essere in pericolo. Non è concepibile in un Paese democratico come l’Italia».

Non sarebbe un caso isolato quello di Corso Garibaldi: «Sempre da controlli mirati ci risulta che altri uffici giudiziari di Salerno come la sezione Fallimentare non siano presidiati da forze dell’ordine. Mi spiace essere ripetitivo, ma continuo a dire che i fatti accaduti presso il Palazzo di Giustizia di Milano, oramai, sono andati nel dimenticatoio in Italia.

Purtroppo si fa finta di muoversi e prendere provvedimenti solo dopo che c’è scappato il morto. Il si fa finta è d’obbligo poiché è sempre più forte la percezione gattopardesca del tutto cambia affinché nulla cambi».

«Purtroppo, a prescindere dalle responsabilità centrali di chi dirige gli uffici giudiziari della città non riesce, o forse non vuole, organizzare la sicurezza degli uffici con misure diverse. Tutti si trincerano per qualsiasi problematica riguardante la sicurezza dietro la mancanza di fondi. Le emergenze riferite alla sicurezza e alla vita delle persone non possono trovare ostacoli nella mancanza di denaro, altrimenti in che stato viviamo.

Vi è, secondo noi, anche una forte responsabilità dei capi degli uffici giudiziari che, nella loro autonomia gestionale e in costanza di mancanza di fondi, non assumono determinazioni drastiche come la chiusura degli uffici».

Una situazione a dir poco insostenibile, con il sindacato che ora è pronta a presentare esposti contro chi dovrebbe vigilare sulla sicurezza. «Si sta valutando la possibilità di effettuare denunce penali a carico dei responsabili di tale situazione, sia per la mancata sorveglianza degli uffici del Distretto di Corte di Appello di Salerno, sia a carico dei singoli capi degli uffici giudiziari che, in mancanza di interventi da parte della Procura Generale e del Prefetto di Salerno, in presenza di pericoli, non adottano misure organizzative per la tutela della salute dei dipendenti e dei cittadini che ogni giorno frequentano il Tribunale di Salerno e le sedi distaccate. Non abbasseremo la guardia su un aspetto fondamentale come quello della sicurezza. Per noi resta una priorità dove non si può risparmiare nemmeno un euro».

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