Nel 2015 una neonata rimase ferita dal bisturi durante un parto cesareo. La madre denunciò tutto: due sanitari sono stati prosciolti.
Prosciolti due imputati per il caso della neonata ferita dal bisturi
Due sanitari dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona sono stati prosciolti nel processo legato al ferimento di una neonata durante un parto cesareo.
Durante l’intervento, risalente al 2015, la bimba fu ferita da un bisturi. In seguito all’incidente, la madre della piccola decise di sporgere denuncia.
Nei guai finirono 8 dipendenti del Ruggi di Salerno e tre di questi furono colpiti da una richiesta di rito abbrevisto. Per due di loro la Procura ha chiesto l’assoluzione per lieve entità del fatto mentre per una terza persona, una infermiera. Gli altri 5 sanitari invece sono a giudizio da oltre un anno.
L’accaduto
All’epoca dei fatti, durante un parto cesareo presso la sala operatoria dell’Unità operativa complessa – gravidanza a rischio e diagnosi prenatale, alla bimba sarebbe stata provocata una ferita nella zona vaginale che «pur visibile al momento dell’estrazione», non veniva suturata né dai chirurgi né dai neonatologi in servizio quello stesso giorno presso il reparto di neonatologia del Ruggi dove la piccola era stata ricoverata.
La ferita comportà una lesione guaribile dopo 70 giorni per la piccola. Di qui, secondo l’accusa, la perizia e la negligenza di medici e paramedici che hanno seguito il parto e la piccola all’interno del nido.