Cronaca Salerno, Salerno

Salerno, paziente con fibromialgia riacquista l’uso delle gambe con percorso verso l’autonomia motoria al Ruggi

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La paziente
La paziente

Paziente con fibromialgia torna a camminare grazie ad un percorso verso l’autonomia motoria al Ruggi di Salerno. Protagonista della vicenda è la signora Annamaria che aveva perso l’uso delle gambe circa un anno e mezzo fa. Lo riporta OndaNews.

Salerno, paziente con fibromialgia torna a camminare

Un anno e mezzo fa la donna salernitana ha perso l’uso delle gambe a causa di una grave forma di fibromialgia ma non è mai perso la speranza di poter curare e tornare a camminare. Dolori cronici lancinanti e visite mediche in tutta l’Italia senza mai trovare nulla di positivo fin qaundo non ha incontrato il dottore Paolo Moscato, responsabile dell’Ambulatorio di Reumatologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno”, che le ha dato la possibilità di intraprendere un percorso verso l’autonomia motoria.

“Quando sono entrata per la prima volta nel suo studio – dichiara la paziente – ero psicologicamente devastata, immobilizzata, con molti chili in più ed anche scettica sul tipo di terapia propostami’.

Le cure

La signora nel 2023, su consiglio medico, ha iniziato ad assumere una goccia di cannabis terapeutica fino ad un dosaggio giornaliero di 20 gocce. Dopo sei mesi finalmente ha visto i primi risultati: “Uno strano formicolio mai evidenziato prima, si irradiava nei miei arti, le funzioni intestinali si sono regolarizzate, il dolore cronico e debilitante si alleviava sempre più, e un giorno indimenticabile, sorretta dalle stampelle, sono riuscita addirittura ad alzarmi sulle mie gambe senza l’ausilio della sedia a rotelle” spiega

“La cannabis terapeutica ci sorprende continuamente – sottolinea entusiasta il dottore Moscato – sappiamo che scientificamente i fitocannabioidi agiscono su alcuni recettori del cervello e dell’intestino e la loro assunzione ha un’azione modulante sul dolore ma ciò che mi meraviglia è il vigore, la forza che sopraggiunge e il ripristino delle funzioni motorie che in alcuni pazienti è sorprendentemente evidente. Finora ho avuto in cura altre due persone affette da fibromialgia, immobilizzate sulla sedia a rotelle che dopo l’assunzione costante e continuativa della cannabis, hanno riacquistato l’uso delle gambe. La ricerca e gli studi scientifici sono ancora in corso per perfezionare e migliorare una terapia che è di supporto per tanti pazienti, attanagliati dal dolore, dallo sconforto e vittime di una grave compromissione della motilità causata dal progredire della fibromialgia, una malattia subdola e invalidante che in alcuni casi, l’uso dei cannabioidi, riesce a tenere a bada”.

ospedale san giovanni di dio e ruggi d'aragonaSalerno