Perizia psichiatrica per Roberto Bianco junior: ad accogliere la richiesta della difesa è il gip che dovrà stabilire se l’indagato sia compatibile con il regime carcerario ma anche la capacità di intraprendere un processo e se fosse capace di intendere e volere al momento dei fatti commessi. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Perizia psichiatrica per Roberto Bianco junior
Il rapper finì in carcre lo scorso dicembre, dopo aver esploso alcuni colpi di pistola contro la vetrina del Mulino Urbano a piazza Malta (fu trovato dai militari anche in possesso di una Kimber calibro 45, completa di caricatore e con il colpo in canna nonostante un primo tentativo di fuga lasciando cadere l’arma), per poi essere destinatario a merzo di una misura cautelare per detenzione e porto abusivo di armi da sparo sempre in relazione ai fatti precedentemente commessi.
La perizia si è resa necessaria in quanto, da quando è in cella, l’indagato ha commesso una serie di atti autolesionisti: tra i quali ingerire viti, bulloni, lamette. Inoltre, ha provocato anche risse con altri detenuti, distrutto arredi della cella e incendiato un accappatoio. Atti di violenza che hanno fatto scattare l’isolamento proprio per evitare il peggio.