SALERNO. A pochi giorni dalla bufera che ha travolto il gigante svedese dell’abbigliamentoH&M, a causa di una campagna pubblicitaria ritenuta razzista, anche Amazon è stata costretta a ritirare dal sito merce con una scritta razzista.
Le accuse
L’azienda infatti ha pubblicato un catalogo dove posa, come modello, un neonato con indosso una bavetta con lo sfondo due piramidi con sotto la scritta “Slavery gets shit done” (ossia “Questo si ottiene con la schiavitù”). Tra gli elementi stampati con lo slogan razzista t-shirts, tazze, bavaglini, borse e altro ancora. Un accostamento, definito “razzista” e “di pessimo gusto”, che ha costretto l’azienda di commercio elettronico statunitense – sotto il fuoco di fila di una vera e propria gogna mediatica con migliaia di commenti su Twitter – a scusarsi e ritirare il catalogo pubblicitario. Tantissime le accuse: da chi ha definito la trovata pubblicitaria “disgustosa e irresponsabile”.
Amazon ha dichiarato a Reuters che la merce è stata oscurata sul loro sito. “Un’altra gaffe razzista – commenta Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti – che rischia di pesare sull’immagine della più grande Internet company al mondo.