SALERNO. Ci sarà un processo per il servizio di raccolta degli abiti usati, che il Comune di Salerno aveva affidato negli anni scorsi alla “G Service’’ di Battipaglia. Per gli inquirenti quell’azienda non aveva le necessarie certificazioni per quel tipo di smaltimento, e dopo due anni d’indagine il pubblico ministero Mariacarmela Polito ha firmato per cinque persone il decreto di citazione diretta a giudizio.
Il processo inizierà a gennaio e vede imputati imprenditori, il responsabile tecnico, il dirigente dei settore Ambiente del Comune di Salerno e il capo dell’ufficio tecnico del Comune di Montecorvino Pugliano che si sarebbe occupato dell’affìdamento per il comune picentino. L’ipotesi di reato è quella di attività di gestione dei rifiuti non autorizzata, da cui gli indagati si difendono spiegando che al momento dell’appalto la certificazione era in regola e che solo in un momento successivo la legge avrebbe imposto un ulteriore documento, subito richiesto dagli enti alla società e che questa avrebbe fornito qualche mese dopo con effetto ritenuto retroattivo.
I chiarimenti, forniti nei mesi scorsi tramite memorie difensive e interrogatori, non hanno però convinto il magistrato, che ha chiuso le indagini e firmato il decreto di citazione a giudizio, visto che la materia non prevede il vaglio preventivo di un’udienza preliminare.