Cronaca Salerno, Salerno

“Dammi i soldi o ti sparo in testa”, preso il rapinatore che seminava il panico sul lungomare

Rapinava e rubava alcuni giovani, specialmente minorenni, sul lungomare di Salerno. Per questo motivo un ragazzo di 23 anni è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

Salerno, rapinava ragazzi sul lungomare: arrestato 23enne

L’ordinanza di custodia cautelare – emessa dalla Procura – scaturisce da un’indagine condotta dai carabinieri della Stazione di Mercatello partita a seguito di alcuni episodi verificatisi, in particolare, sul lungomare Cristoforo Colombo. Stando a quanto accertato dalle indagini, il 23enne prima individuava le vittime, poi le minacciava pretendendo di lasciarsi consegnare il denaro.

Il modus operandi

Il modus operandi rappresentato nelle numerose denunce era risultato pressoché analogo, allorquando il presunto autore dei fatti dapprima individuava il soggetto da colpire, sfruttando anzitutto la giovanissima età della vittima, per poi raggiungerlo, talvolta a piedi ovvero in sella ad una bicicletta, ed infine, dopo averlo minacciato mostrando una pistola, facendosi consegnare tutto il denaro posseduto, spesso poche decine di euro, per poi rapidamente dileguarsi con quanto illecitamente sottratto.

L’incubo dei ragazzi

Come riportato dal quotidiano Il Mattino, è finito un vero e proprio incubo per i minorenni, costretti a consegnare soldi al malvivente. Mi stai facendo l’elemosina? Io non voglio l’elemosina, voglio i soldi, se non mi dai i soldi ti sparo in testa” erano le minacce rivolte ai giovani. In un giorno avrebbe messo a segno più colpi, tutti sul lungomare dal centro fino a Mercatello, uno al porticciolo di Pastena. Alle sue vittime mostrava la pistola che aveva infilata nella cintola, con il calcio da fuori.

E così C.G.C. spaventava i ragazzi, ma è stato incastrato dai carabinieri della stazione Mercatello. Il 23enne ora si trova agli arresti domiciliari. È accusato di furto con strappo aggravato dalla circostanza che le sue vittime erano minorenni e per illecita detenzione di arma in luogo pubblico. Durante la perquisizione domiciliare i militari dell’Arma non hanno trovato la pistola che, presumibilmente, teneva fuori, in un posto segreto.

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