Cronaca Salerno, Salerno

Salerno, detenuto estrae un cellulare e lo distrugge in carcere

Carcere Airola detenuto tenta introdurre telefono
Immagine di repertorio
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Blitz nelle carceri campane: la Polizia Penitenziaria nella giornata di ieri, venerdì 23 febbraio, ha trovato e sequestrato un cellulare nel carcere di Fuorni a Salerno. A denunciarlo è il SAPPE.

Salerno, sequestrato un cellulare nel carcere di Fuorni

La Polizia Penitenziaria nella giornata di ieri, venerdì 23 febbraio, ha eseguito dei controlli nel carcere di Fuorni riuscendo a trovare un cellulare che è stato sequestrato. La denuncia arriva da Tiziana Guacci, segretario regionale della Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.

“Episodi di prevaricazione si sono verificatosi, nella mattinata di ieri, anche nel carcere di Salerno, quando durante una perquisizione ordinaria un detenuto ha estratto dalla bilancetta della cella un telefono cellulare per poi distruggerlo prontamente in tante parti sbattendolo contro il lavabo della propria cella”.

“E’ inaccettabile lo scenario quotidiano in cui opera il Corpo di Polizia Penitenzia, tra rinvenimenti di telefoni cellulari e droga, aggressioni, rivolte ed altri eventi critici: sono troppe e tutte inaccettabili le aggressioni contro la Polizia Penitenziaria, troppo pochi i poliziotti in servizio (la scopertura dell’organico della Polizia penitenziaria è pari al 16%: su 42.850 unità gli agenti presenti in servizio sono 35.717). Così non si può andare più avanti: è uno stillicidio continuo e quotidiano. Nelle carceri della Nazione serve forte ed evidente la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci!”, commenta il Segretario generale del SAPPE Donato Capece, che per questo torna ad appellarsi per un incontro urgente ai Sottosegretari alla Giustizia Andrea Delmastro ed Andrea Ostellari: “per ristabilire ordine e sicurezza, attuando davvero quella tolleranza zero verso quei detenuti violenti che, anche in carcere, sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunità assoluta, ma anche per programmare urgenti riforme strutturali non più rinviabili come l’espulsione dei detenuti stranieri, la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, la previsione che i tossicodipendenti scontino la pena in comunità e, soprattutto, il potenziamento dell’organico del Corpo di Polizia Penitenziaria e più tecnologia a supporto degli Agenti”.

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