SALERNO. Su disposizione della Procura della Repubblica, la Polizia di Stato, Squadra Mobile di Salerno, ha eseguito, nella giornata di lunedi 28 maggio 2018, diciassette ritardati arresti nei confronti di cittadini extracomunitari responsabili di spaccio continuato di sostanze stupefacenti.
Spaccio tra i bambini
I provvedimenti restrittivi sono stati adottati all’esito di approfondite indagini condotte dalla polizia giudiziaria per contrastare la diffusa e continuativa attivita di spaccio di sostanze stupefacenti messa in atto nel territorio cittadino anche mediante attivita di videoripresa che hanno consentito di documentare in diretta le cessioni di stupefacente attuate degli indagati.
Al fine di acquisire rilevanti elementi probatori ovvero per l’individuazione o la cattura dei responsabili dei delitti previsti dall’art. 73 DPR 309/90 questa Procura ha autorizzato la Polizia Giudiziaria, in presenza dei presupposti di legge, ad avvalersi degli istituti normative previsti dalla L. 146/2006 – ed in particolare l’art 8 comma I della legge 13 agosto 2010 n. 136 che ha modificato l’art. 9 della legge 16 marzo 2006, n. 146 – ha emesso decreti di ritardata esecuzione di arresto e sequestro nei confronti degli indagati allo scopo di osservare l’intera dinamica dello spaccio, dall’avvicinamento dell’acquirente, al rifornimento dello stupefacente al pusher, al passaggio del denaro ricevuto dal pusher a terzi. Detto strumento ha permesso di identificare con sicurezza tutti gli spacciatori, nonche di filmare le cessioni dello stupefacente ed i luoghi di occultamento.
Il saloon sul mare
Le attivita di indagine sono iniziate nel mese di febbraio di quest’anno, a seguito dei continui arresti in flagranza eseguiti negli ultimi mesi nei confronti di cittadini di nazionalita gambiana sul lungomare Trieste di Salerno e delle ripetute segnalazioni della cittadinanza salernitana poste all’attenzione degli investigatori.
Le indagini hanno permesso di accertare la presenza costante di un gruppo di stranieri che durante la giornata effettuavano molteplici cessioni di sostanza stupefacente a numerosi acquirenti in quello che può essere definito il “saloon sul mare” di Salerno.