SAN MARZANO SUL SARNO. “Solo 80 su 400 caditoie sono state oggetto di un intervento straordinario disposto dal Comune di San Marzano sul Sarno.
Dunque, devo pensare che la città è stata divisa in fasce di serie A e serie B, perché solo così si può spiegare la decisione della Giunta del sindaco Cosimo Annunziata”.
La denuncia in merito all’intervento ridotto per la pulizia delle caditoie arriva da Vincenzo Marrazzo, consigliere comunale di opposizione nella città del pomodoro, che porta all’attenzione dell’opinione pubblica gli atavici problemi con cui devono fare i conti i residenti marzanesi.
Intervento ridotto per la pulizia delle caditoie: le parole di Marrazzo
“Sono state pulite solo le caditoie del centro cittadino, quelle a ridosso delle attività commerciali, mentre le altre zone sono state dimenticate. Tuttavia, si è trattato di un’operazione inutile, che sul lungo periodo ha riportato tutto come prima.
La parte di città esclusa dall’intervento ha continuato a fare i conti con i miasmi, che, anche in inverno, portano alcuni cittadini a coprire i tombini con i tappetini per calmare la puzza nauseabonda.
Una pratica paradossale che ha il suo culmine in estate, come già denunciato dal sottoscritto tempo fa, che è ritornata di moda anche in questi giorni.
Dove invece si è disposto l’intervento, nello scorso mese di ottobre, il problema si è ripresentato perché, dopo la pulizia straordinaria, non è stato attuato un serio piano di manutenzione settimanale”.
Una vicenda paradossale, che per Marrazzo ha portato solo a uno spreco di denaro pubblico.
“Innanzitutto è stato sbagliato dividere i cittadini in due fasce, perché credo che nella nostra comunità tutti paghino le tasse e non capisco perché una persona che vive in periferia deve ricevere meno servizi di chi invece si trova in centro”.
Per il consigliere comunale di opposizione, dunque, serve cambiare radicalmente l’idea di manutenzione delle caditoie. “Servono interventi mirati e in tutta la città.
Perché spendere soldi pubblici se poi, a distanza di poche settimane, il problema si ripresenta.
Questo non è un buon modo di gestire la cosa pubblica. Ai cittadini dico di non lamentarsi: è semplicemente il modus operandi di questa nostra Amministrazione. Si divide la popolazione in due fasce: A e B”.