Cronaca Salerno, Salerno

San Mauro Cilento, appalti e corruzione: al via gli interrogatori di sindaco e giunta

SAN MAURO CILENTO. Ieri hanno avuto inizio, e continueranno per tutta la giornata di oggi, gli interrogatori delle otto persone finite agli arresti domiciliari dopo l’operazione dei carabinieri della compagnia di Vallo della Lucania che ha decapito l’amministrazione comunale.
Il sindaco di San Mauro Cilento Carlo Pisacane, gli assessori Fernando Marrocco e Angelo Di Maria, i consiglieri comunali Fabrizio Cusatis e Pasqualino Volpe, il segretario generale Claudio Auricchio, i funzionari dell’ufficio tecnico e ragioneria Franco Volpe e Angelo Cilento, l’amministratore di una ditta di trasporti operante nel settore rifiuti Alfonso Palmieri, dovranno rispondere a vario titolo di concussione, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e falso ideologico.

Di Maria ha negato ogni responsabilità; gli altri si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Oggi toccherà al sindaco Pisacane, al consigliere Volpe e al responsabile dell’ufficio tecnico Franco Volpe che compariranno davanti al gip Sergio Marotta.

Le indagini

Le indagini sono state estese anche ad altri settori dell’attività dell’Ente, consentendo di disvelare un quadro di gestione familistico-clientelare della cosa pubblica da parte dei predetti pubblici amministratori e funzionari, attraverso la sistematica violazione di norme giuridiche che governano la gestione degli appalti e l’assegnazione degli incarichi e dei pubblici servizi.

In particolare, oltre all’affidamento del servizio di trasporto scolastico, le vicende illecite emerse dalle indagini riguardano l’affidamento del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, l’acquisto di una macchina operatrice “puliscispiaggia”, l’affidamento del servizio di “ludoteca comunale” e ulteriori vicende relative alla nomina e all’assunzione di personale tecnico.

Particolarmente grave è la vicenda concernente l’affidamento del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, laddove viene in particolare contestato al Sindaco e ad un consigliere comunale di avere previamente concordato con l’imprenditore affidatario del servizio, modalità, condizioni economiche e termini dell’affidamento del servizio stesso dietro promessa – poi mantenuta – dell’assunzione di personale presso la ditta affidataria. Vallo della Lucania, 30 maggio 2018

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