La donna ha accusato un malore mentre si trovava in casa, si è recata alla guardia medica locale, trovando però la struttura chiusa. É stato quindi allertato il 118, e dopo circa 25 minuti è arrivata un’ambulanza da Castellabate, ma senza medico a bordo. Dopo un’ora e mezza, un’auto-medica da Vallo della Lucania, a 35 km di distanza, è arrivata sul posto, ha stabilizzato la donna e l’ha trasferita d’urgenza all’ospedale San Luca, dove è stata intubata e ricoverata in rianimazione.
Due ore per essere soccorsa una 52enne in rianimazione
Quasi due ore di attesa prima di ricevere soccorso. È questa la tragica storia di quanto accaduto il primo gennaio a San Mauro Cilento, dove una donna di 52 anni, colpita da un grave malore, è attualmente ricoverata in condizioni critiche all’ospedale San Luca di Vallo. L’incidente ha scosso profondamente la comunità cilentana, tanto da spingere il sindaco Carlo Pisacane a lanciare un accorato appello sulla situazione sanitaria del territorio: «Qui rischiamo di morire».
Il fatto è avvenuto nel pomeriggio di mercoledì. La donna si trovava a casa quando ha improvvisamente accusato un malore grave. Il marito, in preda al panico, si è subito recato alla guardia medica locale, ma ha trovato la struttura chiusa per la carenza di personale. Disperato, ha chiesto aiuto al sindaco, che ha cercato di ottenere supporto dai servizi sanitari dei comuni limitrofi. Anche in questo caso, la situazione si è rivelata critica: nessuna postazione medica era operativa.
A quel punto, è stato allertato il 118. Dopo circa 25 minuti è arrivata un’ambulanza da Castellabate, ma senza medico a bordo. Solo dopo un’ulteriore ora e mezza, un’auto-medica proveniente da Vallo della Lucania, distante circa 35 km, è riuscita a raggiungere la donna. Dopo averla stabilizzata, la paziente è stata trasferita d’urgenza al San Luca, dove è stata intubata e ricoverata in rianimazione. Le sue condizioni restano gravi.
Le voci
Il sindaco Carlo Pisacane ha manifestato frustrazione e dolore per l’accaduto, lanciando un grido d’allarme: «È inaccettabile che nel 2025 una comunità debba affrontare un’emergenza sanitaria senza medici disponibili. Una madre di famiglia è in fin di vita perché non siamo stati in grado di garantirle soccorsi tempestivi». Pisacane ha poi sottolineato che questa non è una situazione isolata: «Non è la prima volta che ci troviamo di fronte a ritardi drammatici. La mancanza di personale sanitario, la chiusura delle guardie mediche e le ambulanze senza medici a bordo sono diventate la triste normalità per i nostri comuni. È giunto il momento che le istituzioni competenti si assumano le loro responsabilità e intervengano con urgenza per garantire il diritto alla salute di tutti».
L’episodio di San Mauro Cilento è solo l’ennesimo esempio delle profonde falle che caratterizzano il sistema sanitario nel Cilento. La comunità, profondamente scossa dall’accaduto, si è unita nel chiedere interventi immediati. «Non possiamo più accettare che la vita delle persone sia messa in pericolo da inefficienze e mancanze organizzative. La salute è un diritto, non un privilegio», ha dichiarato uno dei residenti, riassumendo il sentimento di rabbia e impotenza che serpeggia nel territorio.