SARNO. Era accusato di aver aggredito un ragazzino in concorso con altri minorenni il samese Nunzio Prisco, all’epoca dei fatti appena maggiorenne. I giudici della sezione collegiale del Tribunale nocerino lo hanno assolto “perché il fatto non sussiste” al termine del processo di primo grado.
La sentenza
Come racconta La Città, la sentenza è stata emessa ieri mattina al termine del dibattimento, in assenza di elementi di prova a carico. L’imputato, assistito dall’avvocato Antonio Carrella, rispondeva di rapina in concorso, sequestro di persona, lesioni personali e danneggiamento.
Secondo le tesi dell’accusa, con le indagini svolte dai carabinieri della locale stazione, Prisco era a capo di una gang di ragazzini, tutti minori all’epoca dei fatti, contro i quali si è proceduto separatamente. In particolare, il gruppetto, secondo l’imputazione, costrinse un altro minore a fermarsi con la sua bicicletta.
L’episodio
L’episodio destò molto scalpore all’epoca dei fatti, nel 2008, con la baby-gang prota gonista di un chiaro atto di bullismo nei confronti di un ragazzino: in quel frangente la vittima, che denunciò i fatti all’autorità, rimase bloccata e costretta ad assistere ai continui atti di violenza, subendo l’angheria della banda senza poter opporsi.
Il solo maggiorenne era Nunzio Prisco, ritenuto parte e vertice della banda: il giovane è stato assolto al termine del processo.