Tragedia a Sarno nel tardo pomeriggio di venerdì 15 novembre, dove Antonio Corrado, 90 anni, è stato investito e ucciso mentre si trovava sulla sua carrozzina elettrica.
L’incidente, avvenuto in via Provinciale Amendola, all’altezza dell’incrocio con via Damiano Mancuso, ha sconvolto la comunità locale. La dinamica dei fatti è ancora incerta, e sono al vaglio le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Sarno, anziano in carrozzina investito e ucciso da un’auto
Antonio Corrado, costretto a muoversi su una carrozzina elettrica a causa della sua disabilità, era uscito di casa per le consuete attività. Secondo una prima ricostruzione, il 90enne avrebbe impattato contro un veicolo proveniente dalla strada principale. Alla guida dell’auto c’era un residente di Sarno, rimasto illeso, che si è subito fermato per prestare soccorso.
L’incidente ha richiamato l’attenzione dei residenti, accorsi sul posto. Nonostante il tempestivo intervento di un’ambulanza del 118, le condizioni di Antonio Corrado sono apparse subito critiche. Trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale “Martiri del Villa Malta” di Sarno, è deceduto pochi minuti dopo l’arrivo. I tentativi di rianimazione si sono rivelati vani a causa delle gravi lesioni riportate nell’impatto.
Le indagini sulla dinamica dell’incidente
La polizia municipale è intervenuta sul luogo per eseguire i rilievi necessari a chiarire la dinamica dell’accaduto. Sono in corso accertamenti per acquisire le immagini dei sistemi di videosorveglianza, sia pubblici che privati, al fine di identificare eventuali responsabilità. L’uomo alla guida dell’auto è stato ascoltato dagli inquirenti, mentre il magistrato di turno ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima.
L’incidente riaccende il dibattito sulla sicurezza stradale in via Provinciale Amendola, una strada già nota per essere teatro di gravi sinistri, anche mortali. Alcuni residenti lamentano da tempo la mancanza di adeguate misure per limitare la velocità dei veicoli, come l’installazione di dossi artificiali, e chiedono un potenziamento dell’illuminazione pubblica per migliorare la visibilità nelle ore serali.
Maria Rosaria Vitiello, presidente dell’associazione “Per le strade della vita”, è intervenuta sull’episodio, sottolineando la necessità di una maggiore sensibilizzazione sul tema della sicurezza stradale. La Vitiello, che dieci anni fa fu vittima di un grave incidente stradale, ha dichiarato: “Serve una rivoluzione culturale per proteggere tutti gli utenti della strada. Ogni tragedia deve essere un monito per cambiare abitudini e prevenire simili eventi”.