SARNO. “E’ un nuovo inizio”. E’ questo il messaggio del sindaco di Sarno e presidente della Provincia di Salerno, Giuseppe Canfora, alla cerimonia della posa della prima pietra della cittadella scolastica.
Cittadella scolastica: le dichiarazioni
Questa mattina, con una cerimonia sobria ma carica di significati, Canfora ha voluto ufficializzare l’apertura del cantiere del nuovo plesso che sorgerà nella zona di via Ticino (località Porcola), nell’ambito di quella che sarà una vera e propria cittadella scolastica. L’idea di realizzare una città della scuola a Sarno, affonda le radici nel lontano 1997, quando presidente della Provincia era Alfonso Andria. Un’opera fortemente sostenuta dal compianto Ing. Raffaele D’Angelo, all’epoca consigliere provinciale. Alla cerimonia erano presenti i figli Carmela, Antonio e Giulia.
“Si tratta di un grande progetto – ha detto il presidente Canfora – che vedrà la costruzione di un edificio nuovo, moderno e di ultima generazione. E’ un’opera che sarà realizzata con fondi della Provincia. Si tratta di un importante primo passo per la nostra splendida città e per le future generazioni”. Alla posa della prima pietra erano presenti l’onorevole Piero De Luca, l’ex presidente della Provincia Alfonso Andria, la Giunta comunale di Sarno insieme ai consiglieri comunali, il consigliere regionale Tommaso Amabile, il sindaco di San Valentino Torio, Michele Strianese, l’ingegnere Angelo Michele Lizio, responsabile unico del procedimento dell’opera. “Oggi è un giorno importante – ha dichiarato il presidente Canfora – perchè investire nella scuola significa investire nella cultura e nella conoscenza”.
I lavori saranno eseguiti dal Consorzio Stabile Tekton s.c.a.r.l. di Napoli per un importo complessivo di 7 milioni di euro. La struttura è stata progettata dall’Ipostudio Architetti di Firenze.
“Dopo 20 anni finalmente partono i lavori per la realizzazione del primo lotto della cittadella scolastica – ha aggiunto il presidente Canfora – Per le caratteristiche e la conformazione dei luoghi, una volta completati i lavori, la destinazione naturale sarà il Profagri, unico istituto superiore della Campania ad avere un indirizzo di agricoltura autonomo, che può cogliere e dare risposte alla vocazione agricola di questo territorio. Finalmente una vera vocazione territoriale”.