L’imprenditore Corrado Ferdinando, nipote del boss Aniello Serino, lascia il carcere e passa agli arresti domiciliari: avrebbe tentato di sottrarre alcuni beni all’Antimafia.
Ferdinando lascia il carcere: il nipote del boss è ai domiciliari
Lascia il carcere e va ai domiciliari presso la sua abitazione di Corbara, Corrado Ferdinando, nipote di Aniello Serino o’ Pope. Attualmente, Ferdinando 55 anni, difeso da Pierluigi Vicidomini, è detenuto presso la casa circondariale di Salerno.
L’imprenditore salernitano era stato ammanettato nel 2012. Allo stesso furono sequestrati beni per un valore di 15 milioni di euro. Ad eseguire l’operazione furono gli uomini della Guardia di Finanza i quali denunciarono anche sette persone per intestazione fittizia di beni.
L’imprenditore, organico al clan Serino, avrebbe tentato di sottrarre al controllo dell’antimafia i beni intestandoli a sette persone a lui vicine. Il contestuale sequestro preventivo ebbe origine da segnalazioni antiriciclaggio di operazioni finanziarie sospette di Ferdinando Corrado. Secondo le accuse Corrado aveva costruito intorno a sé una rete di prestanome.
Sequestro dell’intero capitale sociale nonché patrimonio aziendale delle società e ditte individuali:
- ”D.I. Antichi sapori di Corrado Ferdinando”;
- ”Idea international gruppo Corrado Spa – Unipersonale”, operante sotto l’insegna Sigma supermercati;
- ”Dal 2 Srl.’’ già denominata ”Fergest Srl’’;
- 8 tra minimarket e supermarket all’insegna Supermercati Sigma gruppo Corrado;
- un bar;
- 28 unità immobiliari ubicate tra le province di Salerno e Roma;
- 10 automezzi, oltre 30 rapporti bancari;
- polizze vita per un valore accertato di oltre 710.000 euro;
- 2 stabilimenti balneari a Pontecagnano e Vietri sul Mare;