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Uccide il padre con una coltellata al petto: “Non era capace di intendere e di volere”

Non sarebbe stato del tutto capace di intendere e di volere l’uomo accusato di aver ucciso il padre Sarno con una coltellata al petto. I fatti risalgono al 27 aprile dello scorso anno quando il 41enne S.N. colpì a morte il padre al termine di un litigio come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Sarno, uccide il padre con una coltellata: c’è il vizio di mente

La perizia disposta dal tribunale ha riconosciuto un vizio parziale di mente, forse legato all’abuso di sostanze alcoliche da parte del 41enne, a processo presso la Corte d’Assise di Salerno, con il procedimento che terminerà a gennaio. Le ultime due udienze saranno riservate alle richieste dell’accusa e all’arringa dei difensori.

Secondo quanto ricostruito dai pm, l’uomo colpì il padre al culmine di una lite. Le intercettazioni ambientali avrebbero fatto emergere la realtà: il 41enne voleva recarsi in Ucraina con il pretesto di trasportare la salma, viaggio a cui sarebbe seguito una verosimile permanenza nel paese natio. L’arrivo dell’ambulanza non valse a nulla: il 65enne fu trovato in punto di morte, con diverse tracce di sangue sparse all’interno dell’abitazione. L’accusa che viene mossa è quella di omicidio pluriaggravato.

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