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Sassano: ancora guai per Paciello

SASSANO. Secondo quanto riportato dal sito OndaNews.it, la famiglia Rubino sta pensando di chiedere la riapertura delle indagini sulla morte di Giovanni Rubino, il ragazzo che nel 2012 rimase coinvolto in un incidente d’auto insieme con Gianni Paciello, oggi noto per la strage di Sassano in cui sono rimasti uccisi quattro ragazzi.

Questi i fatti. Era il 14 ottobre 2012, intorno alla mezzanotte: un’auto si è schiantata contro una quercia sul tratto della strada provinciale 78, tra la chiesa San Rocco e la frazione di Silla. Nell’auto c’erano Gianni Paciello e Giovanni Rubino che nell’impatto sono stati sbalzati fuori dall’auto. Rubino morì. L’indagine sull’incidente si chiuse con le dichiarazioni del sopravvissuto, Gianni Paciello, che dichiarò che alla guida ci fosse Rubino, che tra l’altro era il proprietario dell’auto. Ma i familiari non hanno mai creduto a questa versione e anche in paese pare girassero voci contrarie.  

La causa di quell’incidente fu molto probabilmente l’alta velocità, la stessa che ha fatto sbandare l’auto di Paciello domenica scorsa, 29 settembre, mandandola a sbattere contro un gruppo di avventori del bar New Club 2000, uccidendo quattro giovanissimi ragazzi, tra cui il fratello del guidatore stesso.

Paciello è attualmente agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio colposo aggravato, ma è ricoverato all’ospedale San Leornardo per le ferite che si è causato nell’impatto.

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