SCAFATI. Sette anni e tre mesi di carcere in primo grado per aver violentato la figlia di 15 anni e aver picchiato la moglie. E’ questa la condanna emessa dal tribunale di Nocera Inferiore nei confronti di un 49enne scafatese.
I fatti risalgono a 6 anni fa, consumati in parte sotto l’effetto di alcool, nelle proprie mura domestiche.
Per i maltrattamenti verso la moglie l’uomo è stato condannato ad un anno mentre per gli abusi sulla figlia è stato condannato a sei anni e tre mesi. La 15enne fu costretta a subire, in più occasioni «ripetuti palpeggiamenti del seno e delle parti intime, baci sul collo e su altre parti del corpo». L’uomo avrebbe spinto la ragazzina a compiere atti sessuali individualmente, ma senza riuscirci. Spesso invece, era lui che costringeva la quindicenne ad osservarlo durante atti di autoerotismo.
Come racconta il portale RadioAlfa, le accuse hanno convinto i giudici al termine della fase dibattimentale, a condannare l’uomo per gli abusi sessuali commessi nei confronti della figlia minorenne. A questo si aggiungono il pagamento delle spese processuali, con le pene accessorie della interdizione perpetua dai pubblici uffici e della interdizione legale per la durata della pena.
Nel processo si erano costituite parte civile mamma e figlia.