SCAFATI. Dietro a un nuovo giro di racket ed estorsioni a Scafati, ci sarebbe un patto tra i clan della camorra per aiutare i carcerai e le loro famiglie.
Aiutare i carcerati e le loro famiglie: ecco il nuovo patto di Natale tra i clan della camorra di Scafati
Dietro le estorsioni compiute durante il periodo di Natale a Scafati ci sarebbe un vero e proprio accordo di necessità tra i membri del clan Matrone e Loreto-Ridosso e i loro alleati. Un patto che sarebbe stato avviato e stretto dagli affiliati dei “superstiti” della banda Matrone, specialmente in virtù dei guai giudiziari che vedono il capo Franchino e Peppe Buonocore in carcere, mentre Antonio Matrone resta coinvolto nell’inchiesta dell’omicidio Faucitano.
Sarebbero dunque stati avviati nuovi rapporti lavorativi con i vecchi alleati, attraverso un sorta di azienda di spaccio, usura e racket per sostenere gli “amici” finiti in carcere e le loro famiglia. Gli inquirenti, tuttavia, avevano sospettato che ci fosse qualcosa di losco dietro a una serie di regali fatti ai commercianti della zona di San Pietro (e non solo): particolari non trascurabili che alla fine hanno portato a un raid ai danni di alcune attività commerciali. Ancora una volta, dunque, è emerso che il clan Matrone sia ancora forte non solo a Scafati ma anche in altre zone della provincia di Salerno, così come nel napoletano.
Fonte: La Città