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Scafati, esplode la protesta: cittadini in piazza contro “certezza di un nuovo lockdown”

È partita a Scafati una nuova manifestazione di protesta contro le misure dell’ultimo Dpcm. I cittadini sono scesi in piazza per protesta contro “la certezza di un nuovo lockdown”.

Corteo a Scafati

Il nuovo dpcm redatto da Giuseppe Conte scatena la protesta di ristoratori e proprietari di bar. Anche l’ex sindaco Pasquale Aliberti si è unito al corteo per mostrare il dissenso nei confronti della nuova stretta.

Ciò che è successo questa sera a Scafati, nella mia città, sta’ accadendo ovunque, in ogni parte del mondo, e canteremo davvero morti se alla ormai certezza di un nuovo lockdown (si parla dal 4 novembre al 7 dicembre) non verranno disposte misure concrete ed efficaci sul piano economico tali da non lasciare nessuno indietro.

Impensabile che i miliardari continuino ad arricchirsi, mentre piccoli commercianti (che sono la vita di una città) debbano chiudere e morire per sempre senza elemosine ma avendo aiuti concreti da parte dello Stato, del Governo Regionale e la sensibilità da parte dei sindaci a decurtare le imposte comunali creando nei propri bilanci un fondo di #solidarietà.

La violenza non è mai giustificabile, ma nemmeno una condanna senza appello alla povertà lo è. Eppure, in una situazione drammatica come quella che stiamo vivendo, ho apprezzato il dolore composto di un popolo abbandonato anche dalle istituzioni locali: è quello che commentavo con il mio amico Rino Genovese, giornalista RAI, come sempre presente e solidale con la nostra città.

Invece pur di non fare i conti con le proprie responsabilità, ormai è un disco che conosciamo bene, si cerca di liquidare un grido d’allarme del popolo facendolo passare per un atto sovversivo del fascismo, degli ultras, dei delinquenti di periferia, dei tossici da comunità: questa sera dalla mia città, nonostante tutto è partito un segnale di grande #civiltà.

Bisogna aprire gli occhi, ascoltare le preoccupazioni, tranquillizzare, aiutare, esercitare la solidarietà sociale come è scritto nella Costituzione.
Voltarsi dall’altra parte, peggiora le cose: la vostra assenza, cari amministratori è l’abbandono di una città priva di una guida.
Far finta che non ci sia il problema, ancora peggio”, scrive l’ex sindaco.

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