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Scafati, minacce ad Aliberti: «Clima di terrore alimentato dalla minoranza»

SCAFATI. A seguito delle minacce ricevute dalla Polizia Municipale, dopo il tentativo di furto nell’abitazione del sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, che ha ricevuto anche telefonate ed sms minatori, i consiglieri di maggioranza denunciano il clima di terrore e di intimidazione che sarebbe causato dalla minoranza: «Dietro le minacce, l’sms e le denunce fatte in Procura c’è la regia politica di quei personaggi che negli ultimi anni sono stati messi da parte in quanto protagonisti dei contesti economici che hanno determinato lo scempio di questa città», scrivono.

«Luigi Giugliano, ex consigliere comunale e autore degli sms offensivi e violenti indirizzati al sindaco Aliberti, è stato convocato ieri presso i Carabinieri in seguito alla denuncia presentata dallo stesso sindaco. In caserma è giunto accompagnato dall’avvocato Mario Santocchio, consigliere comunale d’opposizione.

«La violenza verbale usata sui social network, i manifesti, le minacce telefoniche e l’atteggiamento di sufficienza una volta trovati con le mani nella marmellata – sostiene Aliberti – dimostrano che siamo di fronte a gente squallida. Per loro tutto è legittimo pur di abbattere il “nemico” politico».

«“…ti scorre nelle pacche…bastardo”, è questo lo stile del testo degli sms che mi sono stati inviati, replicato telefonicamente da una voce che non si lasciava riconoscere e purtroppo intercettate anche da mia figlia dodicenne, già costretta ogni giorno a subire la volgarità espressa nei confronti di suo padre su facebook», racconta ancora Aliberti. «Non ci fa paura la camorra o la microcriminalità ma sicuramente questo tipo di linguaggio – continua il sindaco – Sono disgustato da questa forma di opposizione, nauseato dai suoi metodi e davvero stanco di subire la violenza animalesca di gente, che incuranti del loro ruolo nella società continuano a fomentare un clima di tensione, violenza e che sono causa della degenerazione della politica».

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