“In caso di sfiducia, mi ricandiderò con una coalizione civica per portare avanti i progetti e le opere avviate. Nella nuova campagna elettorale, nessuna guerra, solo programmi”. Con queste parole, il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, ha reagito alla mozione di sfiducia firmata da 13 consiglieri comunali, un numero che rappresenta la maggioranza del consiglio. La mozione è ora al vaglio del consiglio comunale, mentre si osservano le mosse dei diversi schieramenti politici come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Scafati, Aliberti risponde alla mozione di sfiducia
Tra i protagonisti, i moderati vicini all’ex candidato sindaco Corrado Scarlato chiedono chiarezza e attendono il voto in aula per verificare le posizioni dei consiglieri dissidenti. Uno di loro, Attianese, si mantiene prudente: “Il mio pensiero lo esprimerò in aula”. Nel frattempo, Avagnano, esponente di Scafati Rinasce, sollecita la convocazione di un consiglio comunale con la presenza di tutti i consiglieri. Anche il Partito Democratico (Pd) si è espresso con fermezza: “No al trasformismo. Senza una maggioranza elettorale, è necessario tornare al voto. Ci aspettiamo che il sindaco Aliberti prenda atto della situazione e rassegni le dimissioni”-
La replica del sindaco
Aliberti, sostenuto dai suoi fedelissimi e forte del consenso elettorale, si è detto pronto a difendere il proprio operato: “Non conosco ancora il contenuto della mozione di sfiducia, ma conto di leggerlo nel documento che sarà discusso in aula. Se la sfiducia verrà confermata, mi ricandiderò, non solo per il consenso ricevuto, ma anche per sapere cosa diranno dai palchi dopo la mia assoluzione in un’indagine partita grazie alle loro denunce. Io continuerò a parlare delle opere avviate e di quelle da completare, della riqualificazione dal centro alle periferie. Scafati, dopo anni di immobilismo, ha bisogno di una città diversa”.
