SCAFATI. I netturbini dell’Acse di Scafati risultano pagati come dei dirigenti comunali e quindi più del dovuto: scatta la polemica per il caso.
Polemica sull’Acse di Scafati: netturbini pagati più del dovuto per errori nella tipologia di contratto
I lavoratori dell’Acse risultano pagati quanto dei dirigenti, quindi più del dovuto rispetto a quanto previsto dalla loro tipologia di lavoro. La società partecipata del Comune di Scafati finisce di nuovo nel mirino delle opposizioni e non solo per per via dei contratti legati alle 66 maestranze dell’azienda. All’Acse infatti andrebbero applicate tipologie contrattuali legate al settore Fise-Ambiente ma a quanto pare sembra che sia legata al comparto chimico-farmaceutico, ciò vuol dire che non solo i netturbini percepiscono più del dovuto ma l’azienda sarebbe costretta a uno spreco di circa 100 mila euro all’anno.
L’amministratore unico dell’Acse, Daniele Meriani, afferma l’evidenza dei fatti ma attribuisce le responsabilità ai sindacalisti Ggil e Uil che fino ad ora hanno rappresentato l’azienda partecipata: in più occasioni avrebbe infatti chiesto un incontro per rivedere i contratti dei dipendenti. Tuttavia, lo stesso Meriani è convinto che con nuove assunzioni a tempo determinato, sarà possibile applicare il contratto Fise-Ambiente.
Di recente c’è stata anche la denuncia degli attivisti Scafati in Movimento:
Nei giorni scorsi abbiamo chiesto al Comune di Scafati quali siano i contratti applicati ai dipendenti dell’ACSE. Questo perché se ai contratti è stato applicato, sin da quando fu costituita l’azienda, una categoria diversa da quella spettante, più onerosa per la comunità, è giunta l’ora di rivederli. Il Comune e dunque i cittadini devono pagare l’operato e i servizi offerti dall’ACSE per come li effettua e per quello che fa, non per altro. Abbiamo calcolato che il risparmio potrebbe aggirarsi attorno ai 100mila euro annui. Mentre gli altri pensano ai nomi, alle alleanze, alle liste, noi cerchiamo soluzioni ai problemi entrando nel merito delle vicende. Abbiamo chiesto dunque ufficialmente la documentazione perché questo “controllo” e aggiornamento dei contratti è nel nostro programma elettorale. Presenteremo comunque una richiesta alla Commissione Straordinaria e all’Amministratore dell’ACSE affinché si proceda con la verifica sulla congruenza dei contratti di settore con le mansioni svolte dalla partecipata comunale. Non ce ne vogliano i dipendenti ACSE ma seguendo i principi del M5S, quando un qualsiasi compenso o mansione, non spetta e non è giusta, lavoriamo per cambiarla. Da fonti ufficiosi abbiamo appreso che il contratto lavorativo applicato in ACSE è quello dei chimici-farmaceutici, secondo noi non è quello che dovrebbe essere applicato, attendiamo di avere l’ufficialità dagli uffici preposti per presentare la nostra istanza. Per noi fare politica è questo: tutelare e salvaguardare i cittadini.
Fonte: La Città