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Colpì a martellate la sorella, poi morta in ospedale: chiesta condanna a 24 anni

Foto di repertorio

Un uomo di 62 anni di Scafati, Aniello Palumbo, è accusato di omicidio volontario per la morte della sorella, Maria Palumbo, avvenuta dopo un lungo ricovero ospedaliero. La pubblica accusa ha richiesto una condanna a 24 anni di reclusione, sostenendo che l’uomo abbia aggredito la sorella con l’intenzione di ucciderla. La difesa, rappresentata dall’avvocato Francesco Matrone, presenterà la sua arringa alla fine di ottobre, prima che venga emessa la sentenza come riportato da Il Mattino.

Scafati, uccise la sorella a martellate: chiesta condanna a 24 anni

L’aggressione risale al 14 marzo 2022, quando, a Scafati, in via Poggiomarino, dopo un acceso litigio – probabilmente legato a questioni economiche, come il fitto di un immobile – Aniello Palumbo colpì la sorella alla testa con un martello. La donna, 58 anni, fu trasportata d’urgenza all’ospedale di Nocera Inferiore e sottoposta a un intervento neurochirurgico a causa delle gravi lesioni craniche riportate. Nonostante una temporanea ripresa, la sua salute peggiorò e Maria Palumbo morì dopo circa cinque mesi, all’inizio di agosto.

L’accusa inizialmente formulata era di tentato omicidio, ma venne poi trasformata in omicidio volontario a seguito della morte della vittima. Tuttavia, i familiari presentarono anche una denuncia contro l’ospedale, sostenendo che la donna fosse deceduta non per le ferite causate dall’aggressione, ma per una setticemia dovuta a un’infezione contratta durante il ricovero. Quest’ultima ipotesi è stata successivamente archiviata.

Fratello e sorella vivevano a poca distanza l’uno dall’altra, e il loro rapporto era segnato da tensioni pregresse. Quel giorno, una discussione tra i due degenerò rapidamente, portando alla fatale aggressione. L’udienza finale, che vedrà la difesa esporre la propria versione dei fatti, è attesa tra circa un mese e mezzo

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