SALERNO. Scandalo all’ospedale Ruggi di Salerno: la Procura di Salerno, conferma nei confronti dell’ex primario e neurochirurgo Luciano Brigante l’accusa di concussione. Egli, secondo quanto riporta il quotidiano La Città, avrebbe chiesto denaro a pazienti gravemente ammalati in cambio dell’impegno a operarli in tempi rapidi, scavalcando le liste d’attesa.
Scandalo al Ruggi di Salerno: tangenti per operare
Cinque sono i casi in questione, tra il gennaio e al dicembre del 2014. I pazienti erano tutti in gravi condizioni di salute, alcune affette da tumori e altre da compromissioni della colonna vertebrale. A questi pazienti sarebbe stata chiesta una “tangente” per garantirsi un intervento chirurgico specializzato in tempi brevi, altrimenti dovevano rimanere in lista d’attesa.
Tangenti da 1500 a 2000 euro
Alla fine delle indagini è stato rivelato che le tangenti andavano dai 1500 a 2000 euro e che venivano consegnate direttamente a Brigante dai familiari dei pazienti bisognosi dell’intervento, “all’interno del proprio ufficio ubicato presso il reparto di neurochirurgia”.