CAPACCIO PAESTUM. Uno dei problemi più seri del comune, è la conservazione delle strutture presenti presso l’Area Archeologica «L’autonomia conferita dalla riforma Franceschini al Museo di Paestum ci aiuta in questo ma è comunque una grande sfida, anche per gli importi elevati: trovare uno sponsor che ci affianca in questi lavori sarebbe ottimo», afferma il direttore Gabriel Zuchtriegel.
Per questo motivo, dopo 7 lunghi anni di attesa, scatta l’operazione nettuno, il Parco Archeologico ha bandito i lavori per un importo di ben 165mila euro e dovrebbero recuperare quello che, per mancanza di fondi, non è stato fatto. Stando a quanto racconta il portale “Unico”, con supporto dell’Istituto Centrale per il Restauro del Mibact e di esperti della Soprintendenza di Pompei, il Parco Archeologico ha avuto modo di progettare questo intervento di restauro.
«Chi dice che i musei autonomi non fanno tutela, non conosce la realtà: accade l’esatto contrario. Mentre prima i fondi non arrivavano, adesso siamo noi a decidere come e dove investire e la tutela riveste il primo posto» si evince dalle dichiarazioni di Zuchtriegel. Tuttavia, tra le priorità del Parco Archeologico, vi è anche la ricerca, nella specifica del Tempio di Nettuno, l’entourage coadiuvato dall’importante apporto dell’Università Federico II di Napoli aveva organizzato lo scorso maggio un convegno internazionale per fare il punto della situazione e a un anno, si sta lavorando per la pubblicazione degli atti.
Presso il sito della PAE, è possibile per tutti coloro che hanno seguito negli anni questa passione e conseguentemente lavorano nel campo della ricerca e del restauro, avere la possibilità di partecipare a questo importantissimo progetto. Ecco a voi il bando.