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Sciopero dei dipendenti di una stazione di servizio: indignata la Filcams Gcil

SALERNO. È dura la posizione presa dalla Filcams Cgil di Salerno sulla vicenda degli 11 dipendenti della stazione di servizio di Sala Consilina che da ieri, tra l’altro, hanno iniziato lo sciopero della fame. Di seguito il comunicato ufficiale:

“Quanto si sta verificando in questi giorni agli automobilisti che intendano fermarsi a fare rifornimento presso l’Area di Servizio “Sala Consilina OVEST” è davvero imbarazzante, ma comunque imparagonabile allo stato di tensione e forte preoccupazione che vivono i lavoratori impegnati su quella stessa Stazione di Servizio: le colonnine non erogano più carburante dal 9 giugno e i lavoratori non possono svolgere le proprie mansioni. Benché risalga solamente allo scorso 8 giugno la sottoscrizione di un accordo sindacale che prevede il recupero graduale entro il prossimo Settembre delle ben nove mensilità arretrate i lavoratori oggi hanno ricevuto un avviso di avvenuto licenziamento dalla data del 10/06/2015 da parte della Tarsia Petroli, società affidataria della gestione dell’impianto per conto di ENI. Oltre alla preoccupazione per il futuro delle maestranze, la FILCAMS CGIL di Salerno, che da sempre sta accanto a questi lavoratori nella strenua difesa della propria occupazione, non può che manifestare ferma indignazione per l’atteggiamento assunto dalla Tarsia Petroli che non ha ritenuto di portare a preventiva conoscenza dei lavoratori stessi e della O.S. quali fossero le intenzioni aziendali.mPresumiamo che il giorno 8 l’Amministratore Unico della Società dovesse essere a conoscenza che il giorno successivo sarebbero state spedite le raccomandate di licenziamento, e pertanto giudichiamo vergognosamente irrispettoso l’atteggiamento tenuto al tavolo. Ci sorge in proposito il ragionevole dubbio che alla convocazione presso la DTL di Salerno richiesta dal Sindacato in occasione della precedente interruzione del rifornimento di carburante, la Tarsia non si sia presentata e non abbia sancito alcun accordo perché non aveva ancora determinato di procedere ai licenziamenti. Ugualmente l’ENI non può nascondersi dietro la cortina dell’affidamento diretto della gestione dell’impianto, giustificando così la propria assenza ai tavoli istituzionali e consentendo sia un tale palpabile disagio per l’utenza sia – soprattutto – conseguenze tanto drammatiche per i lavoratori. La FILCAMS CGIL chiede che ognuno degli attori interessati si assuma le proprie responsabilità, dall’ANAS al prossimo gestore della Stazione di Servizio affinché i lavoratori non vengano lasciati soli in mezzo alla strada, in questo caso a un’autostrada!”

immagine di repertorio

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