Percepiva una pensione sociale di 660 euro che gli è stata sospesa poiché senza residenza: è questo che il Signor Nicola, solo ed anziano, ha dovuto affrontare in questi giorni. L’uomo naviga in cattive acque ma il semplice domicilio non è bastato. “Se si nega ad un 76enne, solo e senza dimora, la pensione sociale, significa che il nostro non è un Paese umano e civile”, ha osservato don Rosario Petrone, parroco di San Demetrio. La denuncia a SalernoToday.
Pensione Sociale sospesa perché senza residenza: la denuncia a Salerno
Il signor Nicola Paolillo, ex imbianchino, oggi 76enne, da luglio si è visto negare la sua unica fonte di sostentamento, ovvero la pensione sociale, poiché non era in possesso della residenza.
I requisito Inps
Secondo i requisiti richiesti dall’Inps per ottenere la pensione sociale di vecchiaia bisogna avere anche il possesso di residenza. Quindi chiunque, come il signor Nicola, versasse in cattive acque tanto da non avere una fissa dimora resterebbe privo del contributo statale che li fa andare avanti.
La dichiarazione dell’anziano
“Convivevo con una donna a Lancusi, ma a seguito di alcuni litigi, la nostra relazione è finita – racconta il 76enne – Ed ora, da luglio, non percepisco più la pensione sociale in quanto non ho più residenza”. A offrire un posto letto al signor Nicola, Padre Antonio Tomay del dormitorio di piazza San Francesco. “Sono stato in vari uffici a chiedere aiuto, tra cui quello delle Politiche Sociali di Salerno dove mi hanno fornito il numero di un avvocato di strada. Ma questo avvocato non risponde mai al telefono ed io mi sento completamente abbandonato e impossibilitato a vivere”.
La denuncia di don Rosario Petrone
“Se si nega ad un 76enne, solo e senza dimora, la pensione sociale, significa che il nostro non è un Paese umano e civile. Non è pensabile che una persona anziana possa essere privata dell’unico sussidio che il Governo le garantisce per vivere.”