Trovati e sequestrati due microtelefoni completi di caricabatteria nel carcere di Salerno durante un’attività di controllo e monitoraggio della Polizia Penitenziaria. I fatti sono avvenuti nella mattinata di ieri, domenica 19 maggio. La denuncia arriva da Orlando Scocca, Fp Cgil Campania per la Polizia Penitenziaria.
Salerno, sequestrati due microtelefoni con caricabatteria in carcere
Trovati due microtelefoni completi di caricabatteria nel carcere di Salerno durante un’attività di controllo e monitoraggio della Polizia Penitenziaria. I fatti sono avvenuti nella mattinata di ieri, domenica 19 maggio. La denuncia arriva da Orlando Scocca, Fp Cgil Campania per la Polizia Penitenziaria: “Durante un’attività di controllo e monitoraggio posta in essere dalla Polizia Penitenziaria del carcere di Salerno nei confronti di alcuni detenuti, l’altro ieri mattina sono stati trovati e sequestrati due micro telefonini cellulari con relativi carica batterie”.
La denuncia
“Il carcere di Salerno, intitolato al collega Antonio Caputo, soffre una notevole carenza di personale di Polizia Penitenziaria rispetto a quanto previsto, mentre l’affollamento delle persone detenute sfiora il 150% rispetto alla capienza ordinaria del carcere. In queste condizioni, anche la ricerca di telefoni con perquisizioni e pratiche amministrative conseguenti, comporta un ulteriore carico di lavoro che i Poliziotti penitenziari svolgono il proprio lavoro per puro spirito di abnegazione e tutela della legalità in una “zona di confine” come è l’istituzione penitenziaria”.
Mirko Manna, Nazionale Fp Cgil Polizia Penitenziaria: “L’utilizzo di telefonini in carcere non è, come qualcuno si ostina a sminuire, un banale mezzo per rimanere in contatto con i propri cari, ma è sia uno strumento di controllo e sopraffazione dei detenuti più pericolosi nei confronti dei più deboli, sia un pericoloso strumento per dare ordini o gestire traffici illegali all’esterno, continuando a mantenere il proprio status criminale nonostante la detenzione.”