Bracconaggio nelle aree protette a Serre, Eboli e Campagna: nei giorni scorsi i carabinieri hanno sequestrato armi per la caccia illegale e denunciato un cacciatore. Lo riporta InfoCilento. “Si ringrazia l’Arma dei Carabinieri per il continuo supporto nelle attività di prevenzione e repressione degli illeciti ambientali e nella lotta contro il bracconaggio”.
Serre, bracconaggio: sequestro di armi e cacciatore denunciato
Nei giorni scorsi, è stata condotta una nuova operazione per contrastare la caccia all’interno delle aree protette nei comuni di Serre, Eboli e Campagna. Grazie alla collaborazione tra il Nucleo Carabinieri Forestale di Sicignano degli Alburni e i Nuclei Provinciali ENPA e Accademia Kronos, è stato possibile monitorare un ampio territorio all’interno della Riserva Foce Sele Tanagro e Monti Eremita Marzano. Durante l’operazione, sono state identificate diverse persone impegnate nella caccia, controllata l’iscrizione all’anagrafe canina dei cani da caccia e verificate le modalità di trasporto degli stessi.
L’operazione
Durante queste attività, una delle squadre operanti nel comune di Serre ha udito diversi colpi di arma da fuoco provenire da un’area vicina al fiume Calore. Avvicinandosi a pochi metri dall’argine del fiume, all’interno della riserva, hanno notato la presenza di un individuo impegnato nella caccia, che è stato prontamente identificato.
I provvedimenti
In seguito a quanto emerso, e considerando che l’attività si stava svolgendo all’interno di un’area di riserva (nella fascia di 150 metri dall’argine), gli agenti, dopo aver avvisato i militari, si sono recati in caserma. Qui, dopo aver contestato le violazioni, in particolare riguardanti l’esercizio della caccia e l’introduzione di armi e munizioni in un’area protetta, i militari hanno proceduto al sequestro di un fucile da caccia calibro dodici e delle munizioni trovate in possesso del cacciatore, denunciandolo a piede libero all’Autorità Giudiziaria.