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Sessanta cani bloccati nel canile lager/FOTO

SARNO. Ci sono ancora animali prigionieri della fame e morti per denutrizione. Niente è cambiato al canile lager di Sarno. Quasi cinque mesi fa il primo blitz nel canile di Sarno ad opera del deputato Bernini, proteste in piazza da parte delle associazioni animaliste, incontri allle amministrazioni tra Asl e sindaci dei Comuni convenzionati con tale struttura, proteste alla Prefettura, il via libera alle adozioni ottenuto a fatica e infine il 29 giugno, con una circolare regionale, si annunciava la “sospensione del servizio del canile” e venivano invitati i sindaci a provvedere allo spostamento degli animali.

Ad oggi, ancora una sessantina di cani sono bloccati all’interno della struttura, chiusa. A lanciare di nuovo l’allarme è la pagina Facebook “Zampe zampine zampette” che in bacheca scrive: “Gli ultimi a lasciare il lager i cani del comune di Ravello visibilmente scheletrici e spaventatissimi, di questi tre femmine sono state recuperate incinte.

Ci domandiamo, la magistratura cosa aspetta ad intervenire con decisione? Perché i sindaci non provvedono allo spostamento degli animali e perchè hanno continuato a finanziare una simile struttura con i soldi dei cittadini per tanti anni? Com è possibile che all’interno di un canile i cani continuino a riprodursi? E domanda principale, chi sta provvedendo alla cura e al sostentamento degli animali?”.

Secondo quanto riporta la pagina, molti dei cani che hanno avuto la fortuna di uscire dal canile lager sono morti a causa delle patologie di cui soffrivano: erlichia, leptospirosi, leshmania.

Ci domandiamo inoltre quale sorte è toccata agli asini, ai conigli e alle galline che vivevano nella struttura, come documentato dal materiale diffuso dall’onorevole Bernini.

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(Fonte: La Città)

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