Vengono dall’Agro-nocerino-sarnese le dieci persone arrestate dai carabinieri di Como, accusate di aver truffato 56 aziende.
L’hanno chiamata “la banda dei tir fantasma“, i ghost truck per dirla all’inglese. La truffa consisteva nel farsi consegnare carichi di merce entrando in contatto con le aziende tramite siti web specializzati, merce che poi puntualmente spariva. Ai siti online accedevano o tramite le credenziali di aziende di trasporto esistenti o create ad hoc. Queste ultime, una volta sottratto il carico di mezzi, scomparivano e insieme a loro anche i tir utilizzati per il ritiro.
Sono stati i carabinieri di Como, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, a smantellare l’attività della banda che aveva base tra Napoli e Salerno e ha sottratto beni per 3 milioni di euro a 56 aziende in tutta Italia.
In tutto sono dieci gli arresti effettuati: otto da parte dei militari di Como, uno dalla Polizia di Nola e uno dalla Squadra mobile di Rovigo.
L’indagine nata tre anni fa con la denuncia di truffa da parte di un’azienda di trasporti a cui era stato sottratto un carico da 300mila euro in materiale plastico. Ora dopo mesi di intercettazioni telefoniche e pedinamenti in tutta Italia, pare siano stati scoperti tutti i responsabili: dieci persone arrestate, di cui due condotte in carcere con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata all’appropriazione indebita, al furto e alll’estorsione.