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Siano, attentati a politici e cittadini: arrivano le condanne

SIANO. Attentati intimidatori avevano trascinato la città nel terrore. Ora arrivano le condanne per l’organizzazione criminale, smantellata nel maggio del 2013, che aveva incendiato auto e camioncini e fatto esplodere bombe carta nei pressi di uffici e attività commerciali.

Gli attentati

Sedici gli attentati messi a segno, tra cui una bomba fatta scoppiare davanti alla farmacia della sorella del sindaco, Sabatino Tenore e l’auto dell’ex assessore Donato Liguori fatta saltare in aria.

Le condanne

I giudici della terza sezione penale del tribunale di Salerno – riporta PuntoAgroNews – hanno condannato a: diciassette anni di reclusione il 48enne Aniello Basile, conosciuto come “’O cuozzo” o “’U barone”, ritenuto il capo della cospirazione e uomo vicino al clan “Cava” di Quindici; 2 anni di reclusione per l’avvocato Samuele Di Filippo di Siano, accusato di detenzione in concorso di armi comuni da sparo e ricettazione di marche da bollo e contributi unificati proventi di furti; 13 anni e 6 mesi per Gerardo Cerrato di Bracigliano; 8 anni per Luigi Lamberti di Pagani; 6 anni e 4 mesi per Giuseppe Letizia di Capodrise in provincia di Caserta, ritenuto vicino al clan dei Casalesi; 5 anni per Francesco Morrone; 2 anni e 6 mesi per Loredana Amato; 3 anni e 4 mesi per Fabrizio Fabbri; assolti Nicola Fabbri e Generoso Roscigno. Ad alcuni componenti del gruppo viene contestata l’aggravante specifica del metodo mafioso, nonché minacce esplicite nei confronti di imprenditori, avversari criminali e non solo.

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