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Tra sindaco e parroco scoppia la lite per i lavori della chiesa

Tra sindaco e parroco scoppia la lite per i lavori della chiesa


ANGRI. Battaglia tra sindaco e parroco ad Angri. Sembra la trama di una puntata della celebre saga “Don Camillo e l’onorevole Peppone“, ma la storia, in questo caso, è del tutto reale.

Al centro del dibattito i lavori di messa in sicurezza della cappella Pisacane in via Di Mezzo, meglio nota come chiesa di San Cosma e Damiano. Che hanno scatenato una battaglia tra monsignor Vincenzo Leopoldo ed il sindaco Cosimo Ferraioli.

All’interno della chiesa sono conservati i Sette Santi Dormienti di Efeso, recentemente restaurati. Lo scorso 8 settembre fu emessa un’ordinanza, alla luce di ripetuti sopralluoghi tecnici, con cui l’amministrazione individuava nella Curia Vescovile e in monsignor Vincenzo Leopoldo parroco della Collegiata di San Giovanni Battista i soggetti deputati ad effettuare opere di messa in sicurezza e ripristino della chiesa.

Un atto amministrativo che ha indotto il parroco a chiedere l’annullamento dell’ordinanza n.183/2017.

“Il sottoscritto Monsignor Vincenzo Leopoldo parroco della Collegiata San Giovanni Battista preso atto e conoscenza della Vostra ordinanza a me personalmente notificata in data 12 settembre 2017, con la presente impugna l’ordinanza stessa contestandone e rigettandone qualunque attribuzione da parte Vostra che vi siano state, siano o saranno in essere atti di cessione legali, donazioni, testamenti, o di parte ereditaria di fatto nei miei confronti o della Collegiata di san Giovanni Battista da parte di privati o di chiunque altro della suddetta Chiesa di S.S. Cosma e Damiano sita in Angri alla via di Mezzo.

Ciò premesso ad horas chiedo il ritiro e l’annullamento dell’ordinanza n.183/2017 dell’otto settembre a firma del sindaco Cosimo Ferraioli. Ricordo altresì che eventuali incidenti, danni fisici e materiali a persone o cose che dovessero verificarsi il sottoscritto sarà tenuto indenne e manlevato dal Comune di Angri e dal sindaco ricadendo su di loro tutte le responsabilità civili e penali connesse ad eventi imprevedibili”.

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