Grazie all’uso di un drone, è stato possibile verificare la presenza di scarichi nei fossi e nei canali a valle della ditta. Oltre alla diffusione di liquami zootecnici abbandonati in modo indiscriminato sui terreni limitrofi all’azienda.
Denunciata un’imprenditrice a Capaccio-Paestum
Continua l’impegno da parte dell’Arma dei Carabinieri e del Nucleo Guardie Giurate Ambientali dell’Accademia Kronos nella salvaguardia dell’ambiente. Come previsto dal Protocollo Nazionale siglato tra l’Arma dei Carabinieri – Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari e l’Associazione Accademia Kronos OdV. L’ultima operazione condotta insieme, realizzata la scorsa settimana a Capaccio, ha portato alla luce il fatto che un’imprenditrice, da tempo, smaltiva in modo illecito i reflui della propria attività nel fosso di un canale, il quale, dopo un breve percorso, si immette in canali consortili adiacenti.
Grazie all’utilizzo di attrezzature avanzate in dotazione al Nucleo Guardie Giurate Ambientali e di un drone, si è riusciti a evidenziare la presenza di reflui nei fossi e nei canali a valle dell’azienda. Oltre alla diffusione di effluenti zootecnici depositati in modo indiscriminato sui terreni circostanti. I militari e il personale tecnico del Nucleo Guardie AK si sono recati presso l’azienda per intraprendere un’accurata attività di ispezione: con l’ausilio di particolari coloranti (fluoresceina), è emerso che tutti i reflui provenienti dal sito aziendale, per mancanza di un adeguato sistema di gestione, venivano illecitamente smaltiti in fossi e canali privati, per poi confluire nei canali consortili e raggiungere il mare dopo un lungo tragitto.
È stato accertato che l’imprenditrice, in violazione delle normative vigenti, smaltiva in modo irregolare i reflui zootecnici provenienti dalla propria struttura, versandoli sui terreni vicini, causando un diffuso inquinamento. È stata quindi disposta l’immediata cessazione di tali comportamenti illeciti e l’imprenditrice è stata denunciata in stato di libertà per aver gestito e smaltito in modo illegale rifiuti speciali non pericolosi e per aver creato un deposito incontrollato di tali rifiuti sui terreni aziendali.