Il Reddito di Cittadinanza le viene sospeso e lei fa causa all’Inps: protagonista di questa paradossale vicenda è una suora originaria della provincia di Salerno.
Reddito di Cittadinanza negato ad una suora: lei fa causa all’Inps
Suor Carla, 45enne originaria di Amalfi, si è vista sospendere il sussidio perchè figlia di un noto albergatore della zona. Secondo l’Inps, quindi, la donna, nonostante il suo stato clericale, sarebbe in grado di provvedere a sè stessa in virtù dell’appartenenza ad una famiglia facoltosa.
Il sostentamento per i religiosi
L’associazione Giustitalia, che sta curando il caso della religiosa, ha spiegato le ragioni che hanno consentito alla donna di percepire il sussidio
Come noto la “retribuzione” dei sacerdoti trova disposizione nelle normative della Cei che garantisce un minimo reddituale ai parroci ed ai viceparroci. La soglia di reddito Cei, invece, non trova applicazione nei confronti di frati e suore, il cui unico guadagno può essere, eventualmente, rappresentato dai compensi derivanti dall’attività lavorativa “esterna”. Di conseguenza, se al di sotto delle soglie di reddito richieste per il diritto al reddito o alla pensione di cittadinanza, frati e suore possono avere diritto al sussidio.
I legami con la famiglia d’origine
Il sussidio statale le era stato accordato a partire dall’aprile del 2019, per un importo di 518 euro. Nal mese di novembre, però, erano stati prodotti alcuni documenti in base ai quali la religiosa risultava sull’Isee del padre, proprietario di un albergo ad Amalfi ed un b&b all’Argentario. Dal mese di febbraio 2019, però, la donna aveva cambiato la propria residenza, proprio per non rientrare più nell’Isee della famiglia e quindi fare domanda per il sussidio.