Rifornivano di droga il Cilento e la Piana del Sele, smantellata all’alba di ieri martedì 19 novembre una organizzazione criminale: i carabinieri hanno eseguito sei arresti, tre finiti in carcere e tre agli arresti domiciliari. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Smantellata rete di spaccio nel Cilento: sei arresti
Un’operazione antidroga ha avuto luogo tra Cilento e Piana del Sele, portando allo smantellamento di una rete di spaccio. All’alba di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Agropoli, con il supporto del Comando Provinciale di Salerno, hanno arrestato sei individui accusati di traffico di cocaina e hashish. Le misure cautelari sono state emesse dal Gip del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura.
I nomi
Le indagini, protrattesi per diversi mesi, hanno consentito di smantellare una rete di spaccio ben strutturata e radicata tra Agropoli, Capaccio Paestum, Roccadaspide, Battipaglia e Albanella. Gli arrestati avrebbero gestito un sistema organizzato per la distribuzione della droga, riuscendo a rifornire un vasto numero di consumatori. Durante le operazioni investigative sono stati sequestrati circa 500 grammi di sostanze stupefacenti, tra cui cocaina e hashish. Le accuse di detenzione e spaccio hanno portato a diverse misure cautelari per i sei indagati. Flavio Gammarano, già in carcere per altri reati, ha ricevuto un’ulteriore misura di custodia cautelare. Essadike Janani, anch’egli in custodia cautelare, residente ad Albanella, era responsabile della distribuzione al dettaglio nella zona.
Massimo Paolantonio, padre del giovane Josef Paolantonio, è stato arrestato e posto in custodia cautelare in carcere. Risiede a Capaccio Paestum e, secondo le indagini, era uno dei principali organizzatori dello spaccio, occupandosi direttamente dei contatti con i fornitori e della distribuzione. Il figlio Josef è stato invece collocato agli arresti domiciliari. Anche Ignazio Marsico, residente a Eboli, è stato sottoposto alla stessa misura. Stessa sorte per Veneranda Ruocco, che vive a Roccadaspide ed è madre di un giovane già detenuto per reati simili nel carcere di Fuorni.
Le indagini
L’organizzazione aveva la sua base operativa a Capaccio Paestum, con ramificazioni nei territori limitrofi come Eboli, Albanella e Roccadaspide. Le indagini hanno messo in luce un sistema ben strutturato: gli arrestati acquistavano cocaina e hashish all’ingrosso, per poi suddividerli in dosi destinate alla vendita al dettaglio. Le modalità operative prevedevano misure specifiche per non attirare l’attenzione delle forze dell’ordine. Gli indagati si avvalevano di canali affidabili per gestire le consegne e utilizzavano una rete di complici e intermediari per minimizzare il rischio di essere scoperti.
Il Procuratore di Salerno, Giuseppe Borrelli, insieme all’aggiunto Luigi Alberto Cannavale, ha lodato l’operato dei Carabinieri, evidenziando il significato cruciale dell’operazione nel combattere il traffico di sostanze stupefacenti. L’azione condotta ieri mattina si inserisce in una serie di interventi che, negli ultimi mesi, hanno portato a molteplici arresti e sequestri di droga in tutta la provincia.