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Spaccio al minuto con auto e telefoni dedicati, perquisizioni anche a Salerno

Insegnante aggredita Castellammare carabinieri

Immagine di repertorio

Spaccio di cocaina tra Italia, Macedonia e Albania, perquisizioni e indagati anche nella città di Salerno.

Spaccio al minuto con auto e telefoni dedicati, perquisizioni anche a Salerno

Un’operazione contro il traffico di cocaina che coinvolge Italia, Macedonia e Albania ha portato a perquisizioni e indagini anche nella città di Salerno. La Squadra Mobile e le forze di polizia hanno condotto questa operazione a L’Aquila. Sono state emesse trenta misure cautelari nei confronti di altrettanti sospettati, accusati di traffico di sostanze stupefacenti e reati correlati, come detenzione e cessione di droga. L’indagine, che è stata portata avanti dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile e da altri reparti investigativi, ha avuto luogo tra novembre 2022 e giugno 2024. Gli inquirenti hanno accertato che L’Aquila fungesse da centro operativo per un gruppo criminale dedito principalmente al traffico di cocaina.

Hanno coinvolto 42 individui, tra cui albanesi, italiani e macedoni, che controllavano la distribuzione di droga in Abruzzo e Lazio, servendo circa 650 clienti. Il volume d’affari dell’organizzazione è stimato quasi sui 2 milioni di euro. La struttura del sodalizio era ben organizzata, con ruoli e compiti definiti tra i membri, uniti da legami familiari e origini comuni. Utilizzavano molte automobili intestate a nomi di “terze persone” e telefoni dedicati all’attività illecita. Le aree di spaccio erano principalmente situate a L’Aquila, con anche operazioni a domicilio per eludere i controlli delle forze dell’ordine.

Tra le informazioni emerse, si è rivelato che il gruppo organizzava incontri regolari per gestire lo spaccio, preparare le dosi e pianificare i rifornimenti. I membri ricevevano compensi in base alle dosi vendute o alle ore di lavoro, con “contratti a lungo termine”. Delle trenta persone raggiunte da misure cautelari, diciotto sono state incarcerate, due poste ai domiciliari e una sottoposta a obbligo di dimora. L’operazione ha beneficiato del supporto di diverse unità e reparti della Polizia di Stato di varie città italiane, tra cui Salerno, Ancona, Campobasso, Foggia, Napoli e Roma.

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