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Sparatoria al culmine di una lite per un parcheggio a Nocera Inferiore: 31enne condannato a due anni e mezzo di reclusione

Foto di repertorio

Sparatoria al culmine di una lite per un parcheggio a Nocera Inferiore: il Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale locale ha modificato l’accusa di tentato omicidio in lesioni ed ha condannato il 31enne Luigi Imperato a 2 anni e 6 mesi di reclusione. La procura aveva richiesto una pena superiore ai 10 anni, ritenendo il giovane responsabile di tentato omicidio, ma tale accusa non ha trovato fondamento. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Sparatoria al culmine di una lite per un parcheggio a Nocera Inferiore: 31enne condannato

Una discussione per un posto auto è sfociata in una serie di colpi di pistola sparati contro un garage. Tuttavia, l’accusa di tentato omicidio è stata ridimensionata. Il Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Nocera Inferiore ha modificato l’accusa di tentato omicidio in lesioni per il 31enne Luigi Imperato, che è stato condannato a 2 anni e 6 mesi per minaccia, danneggiamento e possesso di un’arma da fuoco in luogo pubblico, oltre che per lesioni. La procura aveva richiesto una pena superiore ai 10 anni, ritenendo il giovane responsabile di tentato omicidio, ma tale accusa non ha trovato fondamento. Al termine del giudizio abbreviato, il Gup ha condannato anche il padre dell’imputato a 1 anno con pena sospesa per possesso di un bastone. Entrambi erano assistiti dall’avvocato Pierluigi Spadafora, che durante la discussione ha evidenziato l’assenza di prove a sostegno dell’accusa di tentato omicidio.

Le indagini

Il 31enne è stato rilasciato, mentre ci vorranno alcune settimane per la pubblicazione delle motivazioni della sentenza. I fatti risalgono al 25 aprile scorso. Secondo le accuse, il giovane avrebbe sparato nei pressi di un garage durante una discussione con un residente, senza però ferirlo. I due avevano già avuto un primo incontro il giorno precedente. Secondo l’indagine condotta dai carabinieri del nucleo operativo, il ragazzo aveva avuto un litigio con un vicino di casa del padre, il giorno prima dell’incidente. L’uomo aveva accusato il 31enne di essere il mandante di un furto avvenuto nella sua abitazione. In risposta, il giovane avrebbe minacciato di tornare con una pistola per “regolare i conti”. Il giorno seguente, la vittima si trovò faccia a faccia con il giovane, che era accompagnato dal padre.

La lite per un parcheggio

Dopo qualche secondo, i due avrebbero aggredito il ragazzo, il quale, in risposta, avrebbe estratto una pistola e sparato sei colpi contro la vittima. Tuttavia, questa circostanza non è stata considerata provata al termine del giudizio abbreviato. Infatti, i proiettili sono stati trovati vicino a un garage, mentre la vittima è riuscita a ripararsi dietro la propria auto, accompagnata dalla fidanzata. Dopo aver presentato denuncia, i militari hanno sequestrato diverse ogive sul luogo dell’incidente. Nella denuncia, la vittima ha spiegato di aver contattato i carabinieri solo dopo che il padre del ragazzo gli aveva intimato di non rivolgersi alle forze dell’ordine. Il giorno precedente, la vittima aveva rimproverato il 31enne, accusandolo di aver orchestrato un furto nella sua abitazione. Pertanto, il possibile movente sembra essere legato all’installazione di un paletto in ferro vicino al proprio garage, dove pare che padre e figlio fossero soliti parcheggiare l’auto. Durante l’aggressione, i due avrebbero impiegato una mazzola da carpentiere e un bastone, riuscendo a colpire l’uomo alla schiena e a una mano. Successivamente, si sono uditi colpi di pistola.

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