NOCERA INFERIORE. Stando a quanto riporta il quotidiano “SalernoToday”, il 50enne paganese, Antonio La Femmina, e il 28enne nocerino, Camillo Fedele, erano pronti a dirigersi presso il capoluogo lombardo per problemi con un locale, tuttavia, con loro avevano vi era una pistola. È, dunque, da breve tempo che sono stati raggiunti da una richiesta di rito immediato da parte della Procura di Nocera Inferiore, per detenzione in luogo pubblico di un’arma clandestina.
La contestazione dei fatti, risale al novembre scorso, quando, nel punto precedente all’imbocco dell’autostrada che porta a Milano, i due furono prontamente bloccati e arrestati dai militari. L’individuazione delle Forze dell’Ordine, non fu un caso, infatti, l’antimafia (con delega ai Ros della Squadra Mobile salernitana) stava chiudendo un’attività investigativa ribattezzata “Un’altra storia”, concentrata sul gruppo dei fratelli Michele e Luigi Cuomo e Francesco e Mario D’Elia. Quindi risulta essere proprio il periodo legato agli agguati a fuoco presso il comune agrese, con un’alta attenzione su tutto il territorio. Nonostante i due debbano rispondere solo del processo legato alla detenzione dell’arma, il blitz di dicembre raccontò tutt’altro.