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Acciaroli, la spirulina è l’alimento più completo al mondo

Si chiama spirulina ed è l’alimento più completo al mondo La Nasa l’ ha adottata come cibo per gli astronauti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha definita l’alimento più completo al mondo, il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti d’America (USDA) l’ha inquadrata come l’alimento del futuro.

L’origine della spirulina, l’alimento più completo al mondo

Parliamo della spirulina, una microalga verde-azzurra di acqua dolce che viene considerata un elisir di lunga vita possedendo straordinarie proprietà benefiche per la salute dell’uomo.

Un super alimento che contiene dal 51% al 71% di proteine, comprendente tutti gli amminoacidi essenziali oltre a vitamine B1 (tiamina), B2 (riboflavina), B3 (nicotinamide), B6 (piridossina), B9 (acido folico), vitamina C, vitamina D, vitamina A e la vitamina E. La spirulina è inoltre una fonte di potassio, calcio, cromo, rame, ferro, magnesio, manganese, fosforo, selenio, sodio e zinco.

Un’alga speciale, che cresce rapidamente e ha bisogno di 20 volte meno spazio usato per la produzione di soia e 200 volte meno della produzione di carne bovina. In condizioni ottimali la spirulina può raddoppiare la sua biomassa ogni 2-5 giorni. Possiamo così avere un grande impatto positivo su due fronti: sul piano ambientale e sulla salute umana.

La produzione

Nella produzione di questo super alimento l’Italia sta facendo la sua parte, in particolare il sud del Paese, grazie allo stabilimento della AlghePAM, nei pressi di Acciaroli, in provincia di Salerno, che coltiva la spirulina, che consente di avere un impatto positivo sull’ambiente e sulla salute dell’uomo.

LA AlghePAM è una startup innovativa che produce microalghe, contribuendo all’ecosostenibilità visto che la coltivazione della spirulina consente di avere un impatto positivo sull’ambiente in quanto per ogni kg di biomassa prodotta quasi 2 kg di CO2 viene catturata dall’atmosfera, riducendo i gas che causano il surriscaldamento della terra.

Una felice realtà nata dalla passione, dal coraggio e dalla professionalità del dott .Edoardo Leggieri, biologo marino. Alle conoscenze scientifiche e alle capacità tecniche in suo possesso si deve la realizzazione e la conduzione dell’ impianto di produzione della spirulina.

L’azienda si caratterizza per le innovazioni apportate al sistema produttivo considerato il più affidabile del settore: quello basato sull’uso dei fotobioreattori, un sistema “chiuso” che consente di massimizzare la qualità e la purezza della spirulina. Esso costituisce una valida alternativa al sistema tradizionale “aperto” basato sull’uso di vasche “open pound”

Come viene coltivata l’alga

I fotobioreattori consentono di produrre biomasse di qualità elevata. La coltura è protetta al 100% da elementi nocivi dell’ambiente come impurità e contaminazioni. Lo spazio necessario per l’installazione dei fotobioreattori richiede fino a 20 volte in meno rispetto al sistema “aperto” in quanto l’impianto si sviluppa verticalmente e non orizzontalmente. Inoltre il sistema consente di annullare completamente l’effetto evaporazione e quindi ulteriore risparmio idrico di circa il 20% in meno rispetto il sistema aperto. Infine l’acqua, una volta depauperata dai nutrienti per l’accrescimento della spirulina, viene riutilizzata per irrigare le piante circostanti all’azienda.

Il sistema a “vasche” invece è facilmente influenzabile dall’ambiente e quindi da possibili contaminazioni poiché non hanno una protezione dall’ambiente esterno. Anche se il biologico in Italia impone che le vasche vengano costruite all’interno di serre una possibile contaminazione è sempre possibile o dal trasporto di polveri, sostanze chimiche dannose, insetti ed animali o da un errore umano.

I fotobioreattori offrono la possibilità di annullare questi eventi consentendo la produzione di una spirulina della miglior qualità e purezza.

La storia della Alghe PAM inizia quando il suo fondatore, ricco delle esperienze maturate nelle ricerche condotte presso l’Università di Napoli in occasione di esami e della tesi di laurea, iniziò i primi test nel 2013 dopo aver acquistato un inoculo di 100ml da una banca di ceppi. Oggi il ceppo si è perfettamente adattato alle condizioni climatiche della zona e in condizioni ottimali si riproduce di circa il 25% ogni giorno. L’azienda sin dall’inizio ha puntato sulla qualità e per i motivi prima indicati è stato scelto il sistema a fotobioreattori.

Grande attenzione il dott. Leggieri rivolge alla qualità del prodotto controllando quotidianamente la coltura affinché i valori nutrizionali siano sempre ottimali, e la qualità del prodotto sia al massimo.

L’acqua utilizzata per la produzione è potabile, quindi priva di ogni tipo di contaminante, il sito di produzione di Acciaroli, in provincia di Salerno, è molto lontana da insediamenti urbani e industriali e costantemente ogni lotto prodotto viene analizzato al fine di verificarne la bontà. I lotti di produzione vengono sottoposti ad analisi microbiologiche e da metalli pesanti e vengono effettuati da laboratori accreditati dal Ministero della Salute.

Il gorgogliamento delle bolle all’interno dei fotobioreattori consente un mescolamento”dolce” che non danneggia i filamenti di spirulina. Quando la concentrazione di spirulina raggiunge la giusta densità avvengono le seguenti fasi: Prima avviene la “raccolta” che si sviluppa all’interno di un filtro e viene eseguito con regolarità. Poi segue la “pressatura” che fa fuoriuscire il mezzo di coltura. Poi avviene l’”estrusione” che consente di trafilare la biomassa in sottili spaghettini ed infine segue la “disidratazione” a 40 gradi che consente agli “spaghettini” il mantenimento delle proprietà nutrizionali. La spirulina essiccata viene quindi confezionata lo stesso giorno in sacchetti per preservare il più possibile le sue preziose vitamine e antiossidanti.

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