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Continua lo stato di carenza di organico all’ospedale di Polla: troppi reparti a rischio chiusura

Presidio Ospedaliero Luigi Curto - Polla

Presidio Ospedaliero Luigi Curto - Polla

Dopo Neurologia e Ortopedia, emerge una critica carenza di organico all’ospedale “Luigi Curto” di Polla anche nei reparti di Chirurgia e Cardiologia. Le richieste del sindacato.

Continua lo stato di carenza di organico all’ospedale di Polla

Dopo Neurologia e Ortopedia, emerge una critica carenza di organico all’ospedale “Luigi Curto” di Polla anche nei reparti di Chirurgia e Cardiologia. Da qui, la richiesta della Cgil di interventi urgenti per garantire “il benessere lavorativo e i Livelli Essenziali di Assistenza”.

Il sindacato, rappresentato dal segretario generale Antonio Capezzuto e dal coordinatore per i medici e la dirigenza sanitaria dell’ASL di Salerno, Massimiliano Voza, mette in evidenza l’importanza di questa struttura ospedaliera, considerata un punto di riferimento per l’intera area interna della provincia di Salerno, a sud della piana del Sele. Con i suoi 173 letti disponibili, essa si posiziona al terzo posto in termini di capacità, superata soltanto dai DEA di Nocera Inferiore e Vallo della Lucania.

Le richieste del sindacato

Le attuali difficoltà sono evidenti. “Oltre alle persistenti carenze già segnalate nei reparti di Neurologia, un settore cruciale per la rete dell’ictus, e di Ortopedia, dove attualmente operano solo 2 dirigenti medici, ci sono ulteriori problematiche in Chirurgia. Dei 4 dirigenti medici attualmente in servizio, escluso il direttore del reparto, uno andrà in pensione il 16 settembre, mentre un altro raggiungerà il limite di età consentito entro la fine del mese, riducendo il numero di chirurghi a soli 3. Questo senza considerare le assenze legittime per malattia o altri motivi contrattuali. La situazione è in deterioramento anche in Cardiologia, dove sono rimasti, oltre al direttore del reparto, solo 3 cardiologi a tempo pieno e 2 part-time. Dal 16 settembre, dovranno gestire un reparto con ambulatori specialistici, 6 posti letto in UTIC e 12 in degenza ordinaria, mentre nei mesi estivi è stata ridotta la disponibilità di 6 posti a causa della carenza di organico legata all’obbligo di fruizione delle ferie”.

La situazione diventa insostenibile quando “i cardiologi devono allontanarsi dal reparto per gestire il trasporto dei pazienti da sottoporre a Coronarografia presso l’Hub di Eboli, poiché l’ASL non ha predisposto un servizio di trasporto dedicato, come avviene in altre ASL, dove non è necessario ricorrere al sempre più ridotto personale specialistico”.

Infine, lo scenario finale è allarmante, sottolinea la Cgil Funzione Pubblica di Salerno: “Senza un intervento rapido e decisivo della Direzione Strategica per il reclutamento di ulteriori personale, nei prossimi giorni sarà difficile evitare il collasso dei reparti con più gravi carenze, compromettendo sia la qualità dell’assistenza che il benessere lavorativo, rendendo meno attrattivo il nostro nosocomio per i dirigenti medici”.

 

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