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Studente di 16 anni pestato a sangue a Cava de’ Tirreni

CAVA DE’ TIRRENI. Studente pestato a Cava de’ Tirreni, una città sotto choc. È successo nel parcheggio di via Tommaso Cuomo. I teppisti hanno minacciato anche le persone che volevano intervenire per dividerli. Martedì, poco dopo le 13, due ragazzi hanno accerchiato e trattenuto con forza un coetaneo, mentre altri lo hanno picchiato al volto. A nulla sono valsi i suoi tentativi di divincolarsi. Schiaffi e pugni al volto fino a procurargli ferite con fuoriuscita di sangue, dietro alle orecchie.

Studente pestato a Cava

Come riporta La Città, neanche l’intervento prima di una giovane donna, alla quale hanno dato anche una spinta fino a farla rovinare a terra e poi di un anziano al quale i ragazzi hanno consigliato di farsi gli affari suoi, è servito a scoraggiare gli aggressori, tutti dall’apparente età di 16 anni e con zainetto alle spalle.

L’intervento dei carabinieri

Si è reso necessario, l’intervento di un uomo sui 60 anni che ha intimato ai ragazzi di lasciare la loro vittima, in quanto avrebbe allertato i carabinieri. Solo così, gli aggressori si sono dati a precipitosa fuga per paura di essere individuati dalle forze dell’ordine. A quel punto il ragazzo aggredito, è stato accompagnato nel più vicino bar, per le cure del caso.

Aggressione per gelosia?

Da prime indiscrezioni sembra che l’aggressione sia scaturita per gelosia. Una ragazza sembra essere al centro della contesa. Qualunque sia il motivo, resta la gravità del gesto dopo i due gravi incidenti accaduti tra la notte di Halloween ed il giorno dopo, ossia le lesioni da parte di minorenni, ad alcuni pendolari del bus che arriva a Passiano oltre al raptus di un 18enne di Pagani che ha cercato di investire alcuni avventori del Vanilla, al termine di una festa.

Mentre ora si attende la condanna per i minorenni del vile atto di Passiano, è caccia ai ragazzi che hanno malmenato un loro coetaneo nel parcheggio di via Tommaso Cuomo nei pressi del Comune. Gli aggressori non hanno fatto i conti con l’impianto di videosorveglianza che ha ripreso tutte le fasi dell’aggressione. Ora la gente si aspetta risposte concrete. «Non devono passare impuniti – afferma Angela Senatore – Bisogna produrre un cambio di rotta per queste nuove generazioni».

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