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Studiare e lavorare in Danimarca

Studiare e lavorare in Danimarca: ecco l’esperienza di una studentessa che ha scelto di vivere questa esperienza.

Passare da un paese con più di 60 milioni di abitanti come l’Italia a un paese che di abitanti ne ha 10 volte meno è un grande cambiamento. Differenze linguistiche, culturali e specialmente gastronomiche sono barriere che potrebbero fermare chiunque, ma se si trova la motivazione giusta queste barriere possono essere facilmente distrutte.

Mi chiamo Georgia, ho 23 anni e dall’agosto scorso studio Marketing Management presso Via University College a Horsens, piccola città danese.

Tutto ebbe inizio durante le superiori quando scoprii per puro caso, che in alcuni paesi europei, quali la Danimarca, Scozia, Norvegia, Svezia le università sono gratuite e si ha la possibilità di frequentare i corsi in lingua inglese. Sin d’allora crebbe in me il desiderio di trasferirmi e iniziare il mio percorso di studi in uno di questi paesi. Dopo tante ricerche la scelta ricadde sulla Danimarca ma avevo ancora un’ indecisione: quale percorso di studi intraprendere ? Prendere questa decisione mi è costato 3 anni, qualche scelta sbagliata e tante altre esperienze che mi hanno fatto crescere.

Una delle scelte sbagliate fu quella di iniziare a frequentare un’università milanese che abbandonai dopo un anno perché trovai il metodo di insegnamento antiquato e l’approccio professore-studente troppo asimmetrico. In seguito iniziai la ricerca di un lavoro e a breve tempo lo trovai presso il padiglione Spagnolo all’EXPO. Quest’esperienza mi ha fatto crescere sia professionalmente che personalmente.

Dopo Expo mi misi alla ricerca di un altro lavoro ma senza risultati, infatti non trovai nulla e fu così che mi iscrissi a un corso finanziato dall’UE, grazie al quale capii finalmente che percorso di studio avrei voluto intraprendere.

Studiare e lavorare in Danimarca

A febbraio 2016 finalmente feci domanda e a luglio scoprii di essere accettata, così partii subito dopo.

Quando arrivai la prima difficoltà fu trovare alloggio, ma grazie ai gruppi di studenti su facebook lo trovai in poco tempo.

Iniziati i corsi mi resi subito conto delle differenze con l’università che frequentai in Italia. Di seguito sintetizzo alcune caratteristiche della mia università:

  • Le classi hanno un numero massimo di 45 – 50 studenti;

  • Ogni studente ha una sua pagina web personale dove ha accesso a tutte le informazioni riguardanti i suoi studi, a partire dalle lezioni che vengono caricate anche in anticipo, regolamenti ecc.

  • L’orario viene organizzato dalle università per l’intero semestre;

  • Si predilige lo studio in gruppo e questo metodo viene adottato anche durante gli esami;

  • Le teorie imparate vengono applicate su casi reali in modo tale che lo studente apprenda ad utilizzarle in modo pratico ed efficace per risolvere problemi reali;

  • L’approccio che si ha con i professori è uno molto informale e si dà moltissima importanza al punto di vista dello studente;

  • Le università sono aperte 24 ore su 24 e si può accedere fisicamente tramite una tessera personale;

L’unica cosa non gratuita sono i libri, ma che spesso i professori mettono a disposizione degli studenti.

Pur frequentando gratuitamente l’università le spese che si devono affrontare nella vita di tutti i giorni come bollette, affitto e il mangiare hanno un costo più alto rispetto all’Italia, così decisi di cercare un impiego.

La fortuna fu dalla mia parte quando un giorno passeggiando per i corridoi del Via University College vidi nella bacheca del Career Centre un annuncio che catturò la mia attenzione riguardante un lavoro part-time per studenti di madrelingua italiana. Il processo fu molto breve perché mandai il curriculum, feci il colloquio e come regalo di natale ricevetti la notizia di essere stata assunta.

Ora lavoro come Country Marketing Manager, presso Trendhim, impresa che si occupa della vendita di accessori e gioielli per uomini,come per esempio orecchini, papillon orologi e tanti altri accessori. Ho tantissime responsabilità sulle mie spalle perché sono responsabile dell’intero mercato italiano e devo dire che all’inizio avevo paura di non essere abbastanza brava, ma grazie al sostegno dei miei superiori e colleghi e ai loro insegnamenti in un mese sono diventata autonoma nel mio lavoro.

Il lavoro è molto flessibile e mi viene data totale libertà per la scelta dell’orario lavorativo purché completi un numero di 44 ore al mese. Grazie a questo numero di ore sono riuscita a fare domanda per il sussidio che lo stato offre agli studenti europei che lavorano dal valore di circa 5000 kr.

Studiare all’estero è un’esperienza unica che ogni ragazzo o ragazza dovrebbe provare perché fa crescere dal punto di vista personale e professionale. Quando si decide di tornare a casa si torna con un bagaglio pieno di conoscenze ed esperienze.

Studiare e lavorare in Danimarca