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Il dramma di Bellizzi, vigile urbano suicida: era riuscito a sconfiggere il Covid

Suicidio a Bellizzi: la comunità è sotto shock per la morte del vigile urbano Salvatore Caiazzo. Il 52enne si è ucciso con la pistola d’ordinanza stringendo in una mano la foto della mamma morta qualche anno prima. L’agente della municipale aveva superato il Covid, ma non era riuscito a digerire la separazione della moglie dalla quale non aveva avuto figli.

Suicidio a Bellizzi, Salvatore Caiazzo aveva superato il Covid

La tragedia si è consumata ieri mattina, 3 giugno. Salvatore Caiazzo chiama i colleghi e avverte che il giorno dopo non sarebbe andato a lavoro. Poi il gesto estremo. Il 52enne, come riporta Il Mattino, si è sparato un colpo alla testa. Alle 11.30 scatta l’allarme. Sarebbe stata la sorella a ritrovare il corpo. In casa dell’agente non è stato rinvenuto nessun biglietto, solo la foto della madre della vittima accanto al corpo.

Il dolore per la separazione

Il cadavere è stato restituito ai parenti i quali hanno raccontato le sue drammatiche condizioni psicologiche. Di recente il 52enne aveva affrontato una separazione avvenuta durante il periodo di restrizione imposto dalle misure di sicurezza anti Covid. 

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