Un’autovettura dei carabinieri, scortata da due motociclette del Nucleo Radiomobile di Salerno, ha accompagnato, insieme ai familiari, il feretro del vicebrigadiere Luca Ragone nel suo ultimo viaggio verso la chiesa del Gesù Redentore, a Mercatello, il quartiere nel quale il sottufficiale dell’Arma era nato e cresciuto.
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Il 39enne, celibe, ha atteso che i suoi commilitoni si allontanassero per rimanere solo nell’ufficio. A quel punto si è sparato alla testa usando l’arma di ordinanza. I colleghi, dopo aver udito lo sparo, hanno provato a soccorrerlo. Immediato l’arrivo anche dei sanitari del 118 i quali però hanno potuto solo constatare il decesso del militare salernitano.
I funerali
Ieri pomeriggio, decine e decine di persone hanno abbracciato per un’ultima volta Luca, stringendosi attorno alla sua famiglia durante i funerali, officiati da don Pietro Mari, vice parroco della chiesa del Gesù Redentore di Mercatello. «Non ci sono parole adeguate per descrivere questo dolore – ha esordito don Pietro – e in casi come questo solo il silenzio può rappresentare la strada giusta da seguire, come estrema forma di rispetto».