Dramma a San Mango Piemonte dove un uomo di 56 anni anni si è suicidato dopo aver ucciso la moglie. È accaduto nella mattinata di oggi, mercoledì 16 novembre, quando un uomo si è tolto la vita impiccandosi sul cavalcavia dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria.
San Mango Piemonte, suicidio sull’autostrada
A togliersi la vita è stato un uomo, un 70enne, che prima dell’estremo gesto avrebbe ferito la moglie, 55 anni, utilizzando un coltello al culmine di una lite avvenuta all’interno della loro abitazione al Parco Fiorito. La donna, soccorsa dai carabinieri giunti sul posto, è stata trasferita all’ospedale Ruggi di Salerno dove è deceduta.
Dopo aver colpito la moglie, ferendola, l’uomo si è allontanato dall’abitazione. Poco dopo, è stato trovato il suo cadavere sul cavalcavia dell’autostrada di San Mango, nei pressi dell’uscita di Pontecagnano Faiano. Sul posto sono giunti anche i vigili del fuoco, al lavoro per recuperare il corpo senza vita dell’uomo.
Leggi anche>>> Chi sono le vittime, la ricostruzione dell’omicidio – suicidio
Omicidio – suicidio a San Mango Piemonte, comunità sotto shock
Secondo una prima ricostruzione dei fatti Rodolfo Anastasio, 56 anni, non aveva accettato la fine della relazione con sua moglie Paola La Rocca 55 anni. L’ipotesi della questione sentimentale dietro all’omicidio è la più seguita in queste ore dagli inquirenti.
La ricostruzione
La coppia, secondo le prime ricostruzioni, stava facendo colazione in una veranda-giardino all’esterno della propria abitazione, quando, per motivi ancora da chiarire, sarebbe scattata l’aggressione. Il 55enne avrebbe accoltellato la donna con diversi fendenti. Almeno 3 le coltellate inferte.
Dopo aver colpito la moglie, ferendola, l’uomo si è allontanato dall’abitazione. Ferito anche uno dei figli della coppia che avrebbe tentato fermare suo padre. Poco dopo, è stato trovato il suo cadavere sul cavalcavia dell’autostrada di San Mango, nei pressi dell’uscita di Pontecagnano Faiano. Sul posto sono interventi i vigili del fuoco che hanno recuperato il corpo dell’uomo.
Il movente
Da qualche mese non vivevano più insieme
La coppia abitava, fino a qualche settimana fa, insieme in una villetta a schiera. Poi Rodolfo sarebbe andato a vivere altrove. Con Paola – scrive Simona Cataldo su LIRATV – aveva deciso di continuare ad avere rapporti cordiali. Insieme portavano avanti il ristorante che da anni gestivano. Ogni mattina Rodolfo tornava in quella casa per portare i cani fuori. Ogni mattina con i figli beveva il caffè. Stessa routine anche oggi. Nulla, nel suo atteggiamento, poteva far temere quanto successo. Sono state le urla di Paola, giunte dal piccolo atrio d’ingresso della loro villetta, dove si era intrattenuta a parlare con lui, a fermare il mondo dei loro ragazzi. Uno dei due precipitatosi fuori ha provato a difenderla, mettendo in fuga il padre. Poi la richiesta di aiuto ai vicini per portare la mamma in ospedale. Una corsa vana. Paola è morta mentre nella sala operatoria del Ruggi i medici provavano a salvarla.
La corsa in ospedale
È proprio in quegli attimi che l’uomo avrebbe raggiunto il cavalcavia per compiere l’estremo gesto: si è tolto la vita impiccandosi con una corda. Da quanto emerso, l’altro figlio 29enne sarebbe anche rimasto ferito ad un dito.
L’autopsia
Il magistrato di turno ha disposto l’autopsia sulle salme. Dal quale potranno emergere ulteriori elementi utili a chiarire quanto avvenuto.
I vicini di casa: “Mai pensavamo si arrivasse a tanto”
Tutta la comunità è sotto shock per quanto avvenuto. A restare sbalorditi anche i vicini che hanno dichiarato di sentire qualche discussione ma non avrebbero mai pensato si arrivasse ad una tragedia. “È capitato di sentirli urlare ma non abbiamo mai temuto che arrivasse a tanto, lei era sempre amorevole con tutti”.