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Termovalorizzatore a Sardone, riesplode il caso: il “no” di Giuliano

Ritorna d’attualità la questione relativa alla possibile realizzazione di un termovalorizzatore nell’area di Sardone, nel territorio di Giffoni Valle Piana.
A far riemergere la questione dagli “abissi” ci ha pensato la polemica legata al possibile rinnovo, da parte della Provincia, di nove decreti di esproprio dei suoli su cui dovrebbe sorgere l’impianto.

Una possibilità della quale dovrà discutere il consiglio provinciale, su espressa indicazione del presidente dell’ente Canfora, che, pur confermando la sua contrarietà nei confronti dell’opera («la migliore soluzione per la gestione del sistema dei rifiuti è quella del riciclo e della raccolta differenziata» ha dichiarato al quotidiano La Città), vuole che sia il consiglio ad esprimersi sulla questione.

La spada di Damocle che pende su questa vicenda si chiama “Sblocca Italia”, legge nazionale che prevede la realizzazione di due termovalorizzatori in Campania: Aversa e Salerno.

Percorso irreversibile? Per nulla, considerata anche la decisa opposizione delle comunità interessate dalla realizzazione dell’impianto, che hanno già avuto modo di dimostrare la loro assoluta indisponibilità a trattare.

A conferma di ciò le parole del delegato provinciale all’Ambiente e sindaco di Giffoni Valle Piana), Antonio Giuliano, che si dichiara pronto a dare battaglia:«Continuo a sentire tante chiacchiere in giro di speculazione sulla situazione del termovalorizzatore.

Come detto in campagna elettorale, mi batterò fortemente prima da sindaco e poi da consigliere provinciale contro questa ipotesi, per salvaguardare il territorio».

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