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La testa di Apollo diventa 3D: un nuovo capitolo per il patrimonio artistico di Salerno

La testa di Apollo diventa 3D

La testa di Apollo diventa 3D

A partire dal 9 ottobre 2024, il Museo Archeologico Provinciale di Salerno inaugurerà un’iniziativa innovativa. Questa sarà volta alla valorizzazione della testa bronzea di Apollo, uno dei reperti più emblematici della sua collezione. Questo progetto straordinario, intitolato “Apollo 4.0”, si propone di unire tradizione e innovazione tecnologica attraverso una digitalizzazione avanzata di questo bene culturale.

Il patrimonio artistico di Salerno, la testa di Apollo, diventa 3D

A partire dal 9 ottobre 2024, il Museo Archeologico Provinciale di Salerno darà il via a un progetto innovativo dedicato alla valorizzazione della testa bronzea di Apollo, uno dei reperti più rappresentativi della sua collezione. Questo straordinario impegno, denominato “Apollo 4.0”, mira a coniugare tradizione e innovazione tecnologica attraverso la digitalizzazione avanzata di questo bene storico.

Il progetto è sostenuto dalla Fondazione della Comunità Salernitana ETS, con finanziamenti dell’Unione Europea, in collaborazione con il Ministero della Cultura e altre entità locali. La testa bronzea di Apollo è un autentico tesoro per il Museo Archeologico Provinciale, ancora poco conosciuto dal pubblico generale. Utilizzando la tecnologia di scansione a luce strutturata, è stato realizzato un modello 3D dettagliato, che ha reso possibile la sua rielaborazione e la stampa in 3D.

Alessandro Faiella, artista 3D, ha avuto un ruolo cruciale in questo processo, mirando a rendere il reperto più accessibile attraverso una riproduzione tridimensionale accurata. Questa metodologia consente di apprezzare maggiormente l’opera, aprendo nuove prospettive di fruizione per il pubblico. Oltre alla digitalizzazione tridimensionale, il progetto “Apollo 4.0” intende narrare la storia della testa di Apollo attraverso un video-mapping coinvolgente, presentato nella sala espositiva dove è custodito il manufatto.

La ricostruzione storica, a cura dell’esperto Michele Citro, consente di esplorare il percorso della testa, dal naufragio fino al suo ritrovamento nelle acque del golfo di Salerno. Il progetto non si ferma qui. Una stampante 3D sarà installata all’interno del museo, offrendo a studenti e visitatori la possibilità di osservare dal vivo il processo di creazione dei modelli tridimensionali. La riproduzione della testa di Apollo sarà a disposizione di tutti i visitatori, incluse le persone con disabilità visive, permettendo un’esperienza tattile straordinaria. Questo obiettivo è reso possibile anche grazie al monitoraggio ambientale, assicurato dalla Sniffer Indoor, che protegge i beni culturali da agenti inquinanti.

Le potenzialità della testa di Apollo: oltre il museo

La poliedricità del progetto si manifesta anche nell’intenzione di impiegare il modello 3D della testa di Apollo come figura centrale per una graphic novel interattiva e, in un futuro prossimo, per la realizzazione di gadget e opere d’arte digitali. Questa evoluzione offre nuove opportunità creative, sollecitando l’immaginazione sia dei visitatori che degli artisti. L’iniziativa “Apollo 4.0” avrà una sede permanente presso il Museo Archeologico Provinciale di Salerno, dove sarà possibile prenotare visite per scuole e gruppi.

Questo progetto rappresenta un importante passo in avanti nella promozione del patrimonio artistico e culturale, rendendolo accessibile a un pubblico sempre più vasto e diversificato. L’ingresso è gratuito.

 

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